Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: info-point al Policlinico e all'Ospedale Civile di Baggiovara

Al Policlinico di Modena un progetto di accoglienza e diagnosi delle donne vittime di violenza sessuale che nei primi 10 mesi del 2017 ha accolto 14 donne.

Il logo della campagna

L'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena aderisce alla "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" che si celebra in tutto il mondo sabato 25 novembre, per trasmettere il messaggio fondamentale che la violenza sulle donne attraversa tutti, non solo le vittime "riconosciute". Per questo motivo lo slogan della campagna è La battaglia contro la violenza sulle donne inizia da me.    

Al Policlinico di Modena, presso l'atrio centrale (ingresso 1) del dalle ore 8 alle ore 18 sarà presente un'equipe di Ostetriche che potrà raccontare gli obiettivi della giornata e il percorso si accoglienza provinciale. La novità di quest'anno è che anche hall dell'Ospedale Civile di Baggiovara, dalle 8,30 alle 13,30,ospiterà sarà presente un punto informativo che spiegherà gli obiettivi della giornata.    

In particolare verranno date informazioni relative al percorso dedicato all'accoglienza, diagnosi e trattamento delle donne vittime di violenza sessuale che prevede la "centralizzazione" presso l'Accettazione Ostetrico-Ginecologica del Policlinico di tutti i casi di violenza sessuale che giungono all'attenzione delle strutture sanitarie pubbliche della provincia di Modena. Il percorso definisce le modalità più adeguate di accoglienza e di gestione iniziale del caso a prescindere dalla struttura sanitaria provinciale di accesso e prevede la centralizzazione di tutti i casi presso il Policlinico per una completa gestione clinica e immediata tutela giuridica della vittima. Prevede inoltre la possibilità di attivazione di successivi percorsi di continuità assistenziale, di tipo sociale e di supporto psicologico.

L'obiettivo è assicurare una gestione omogenea di tutte le vittime di violenza sessuale che afferiscono alle varie Strutture sanitarie della provincia di Modena, grazie ad una stretta connessione e collaborazione tra il Policlinico di Modena, le Strutture Ospedaliere e i Servizi Territoriali provinciali.

Nel primo 10 mesi del 2017 sono stati 14 i casi di violenza sessuale che sono stati gestiti presso l'Accettazione ostetrico-ginecologica dell'Azienda Ospedaliero -Universitaria di Modena, al Policlinico. nello stesso periodo del 2016 i casi erano stati 18 (20 casi nei 12 mesi).

A questi si aggiungono 265 casi di violenza di genere gestitinello stesso periodo dal pronto Soccorso del Policlinico (in tutto il 2016 erano stati 288) e i 45 casi gestiti dal Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Baggiovara (in tutto il 2016 erano stati 56).

 

Un po' di storia

La giornata contro la violenza sulle donne è un’opportunità per poter riflettere sulla necessità di garantire ad ogni bambina, adolescente e donna il diritto di poter vivere una vita Libera senza incorrere in violenze fisiche, sessuali, verbali e psicologiche da parte della sfera maschile; uomini che spesso non sono sconosciuti ma sono mariti, compagni, figli, amici.
La parola femminicidio è un termine autoritario tristemente entrato a far parte della quotidianità in quanto la violenza sulle donne è ancor oggi un problema concreto e frequente. Siamo ancora troppo lontani dall’eliminazione della violenza sulle donne e vi è ancora molto da compiere.

Il 25 Novembre di ogni anno si celebra questa ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale, nonché in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo ( 1930 - 1961 ), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960 , infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, per simulare un incidente.

 
 
 
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