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“Bollini rosa”: l’Osservatorio nazionale salute donna premia Policlinico, Ramazzini e Sassuolo

O.N.Da. ha reso note oggi, a Roma, le 306 strutture sanitarie in Italia riconosciute per la particolare attenzione alle tematiche di salute “al femminile”. La provincia di Modena ha tre punti d’eccellenza. Il Policlinico riceve il massimo riconoscimento con 3 ‘bollini rosa’; l’ospedale di Carpi e quello di Sassuolo ne ottengono 2

La provincia di Modena ha un servizio sanitario “a misura di donna”. A certificarlo arriva il riconoscimento dei ‘bollini rosa’ da parte dell’Osservatorio nazionale salute della Donna (O.N.Da.) che nel 2017 ha premiato 3 strutture modenesi (Policlinico di Modena, Ramazzini di Carpi e Ospedale di Sassuolo) che si sono distinte per il loro grado di attenzione nei confronti delle donne ricoverate e dei percorsi terapeutici e assistenziali “al femminile”. Il riconoscimento è stato ufficializzato oggi, a Roma, durante la presentazione della “classifica” delle strutture sanitarie ‘rosa’ su tutto il territorio nazionale che monitora e valuta la cura, la diagnosi e l’assistenza delle malattie femminili e dei punti nascita. Il Policlinico di Modena ottiene il massimo con 3 ‘bollini rosa’ mentre Carpi e Sassuolo ne ricevono 2.

Oltre a ricevere il riconoscimento, gli ospedali selezionati verranno inseriti nella guida “Bollini rosa – gli ospedali vicini alle donne”, realizzata in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Le schede con tutte le informazioni sui servizi dei singoli ospedali premiati saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018.

La cerimonia di premiazione si è svolta al Ministero della Salute. Nell’anno del decennale dell’iniziativa sono 306 le strutture premiate in tutta Italia: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 183 due bollini e 52 un bollino. Altri 13 ospedali hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza, al proprio interno, di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. Come per le precedenti edizioni, grazie a un accordo con Federfarma, le 17mila farmacie distribuite su tutto il territorio nazionale forniranno alla clientela indicazioni per trovare l’ospedale a “misura di donna” più vicino.

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