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Chirurgia della Mano: “alleanza” tra Policlinico di Modena e IOR di Bologna per curare un paziente di trent’anni

A Bologna asportato un sarcoma, a Modena ricostruita la mano

Roberto Adani
Roberto Adani

La Struttura Complessa di Chirurgia della Mano dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal dottor Roberto Adani e la Clinica ortopedica 3 ad indirizzo Oncologico e degenerativo dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, diretta dal prof. Davide Maria Donati insieme per risolvere il caso di un paziente di 30 anni affetto da Neurofibromatosi di tipo 1, già operato presso altra sede per una neoformazione al dorso della mano destra, risultata all’esame istologico un sarcoma dei tessuti molli ad alto grado di malignità, notoriamente una patologia rara che necessita di trattamento altamente specializzato presso centri di riferimento.
Il paziente, che presentava una recidiva locale dopo circa due anni dal primo intervento, è stato valutato collegialmente dal Board Multidisciplinare Sarcomi che si avvale della presenza di professionisti di diversa specializzazione (ortopedico, oncologo, chirurgo generale, anatomo-patologo, radioterapista, e radiologo) dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. Dopo un trattamento di radioterapia pre-operatoria per contenere e isolare il tumore, eseguito presso il Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna, al Rizzoli l’equipe della Clinica ortopedica 3 ha eseguito l’ intervento di asportazione della recidiva, pianificato in accordo con la Struttura Complessa di Chirurgia della Mano e Microchirurgia di Modena, centro HUB della Regione Emilia – Romagna per la chirurgia della mano. L’intervento, effettuato prima delle feste di Natale, si è svolto in due fasi.
Abbiamo rimosso il sarcoma – ha spiegato il dottor Tommaso Frisoni della Clinica ortopedica 3 dell’Istituto Rizzoli – con un intervento che, purtroppo, in questi casi deve essere demolitivo a causa della posizione e del tipo di sarcoma, comportando quindi la completa asportazione del dorso della mano, inclusi i nervi e i tendini estensori delle dita”. Per questo motivo, dopo 48 ore, il paziente è stato trasferito presso il reparto di Chirurgia della Mano del Policlinico di Modena, dove il giorno seguente è stata eseguita una copertura temporanea con medicazione avanzata Integra. Il giorno 24 dicembre, il paziente è stato sottoposto ad esame TC della mano, eseguito dalla dr.ssa Annarita Pecchi presso la Radiologia del Policlinico di Modena, che ha permesso l’attuazione di uno speciale modello in stampa 3D a colori (realizzato con la collaborazione del dr Nicola Bizzotto di Bolzano) estremamente realistico e riproducente in scala1:1 la situazione locale del paziente.

 
Il modello 3D della mano

Lo studio in 3D ha consentito di pianificare con estrema precisione le dimensioni e lo spessore del lembo libero microchirurgico più idoneo per la copertura – ha aggiunto il dottor Roberto Adaniabbiamo così potuto eseguire l’intervento ricostruttivo che è stato eseguito nei primi giorni di gennaio del 2020. In sala, con me c’erano il dr Mario Lando, la dr.ssa Giovanna Petrella, il dr Daniele Tosi l’anestesista dr Fabio Gazzotti. L’intervento microchirurgico della durata di 7 ore ha consentito la ricostruzione del difetto cutaneo, dei nervi e di tutti i tendini estensori in un solo tempo chirurgico”.
Il decorso post - operatorio è avvenuto senza complicanze ed il paziente ha già iniziato il trattamento rieducativo con i fisioterapisti della mano del Policlinico coordinati dalla dr.ssa Silvana Sartini , con l’auspicio di riportare la mano del paziente ad una completa funzionalità nei prossimi mesi. L’intervento ha coinvolto numerosi medici afferenti a diverse strutture ospedaliere della Regione Emilia - Romagna e ha ulteriormente rafforzato il rapporto di collaborazione clinico e formativo tra l’Istituto Ortopedico Rizzoli e la SC di Chirurgia della Mano e Microchirurgia del Policlinico di Modena.
La ricerca in questo campo non si ferma e proprio ieri al Rizzoli si è svolto un convegno dedicato ai tumori delle parti molli con i massimi esperti europei per un confronto su diagnosi e trattamento e sulle prossime sfide della ricerca scientifica.

 
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