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Le Buone abitudini della prevenzione

Quali le ultime evidenze scientifiche in fatto di prevenzione delle malattie neoplastiche? Che linee guida seguire per una corretta alimentazione con funzione preventiva, per un giusto stile di vita e per mantenersi in salute più a lungo?

Giovanni Tazzioli
Giovanni Tazzioli

Quali le ultime evidenze scientifiche in fatto di prevenzione delle malattie neoplastiche? Che linee guida seguire per una corretta alimentazione con funzione preventiva, per un giusto stile di vita e per mantenersi in salute più a lungo? Se ne discute nell’ambito del convegno internazionale “Le buone abitudini della prevenzione”, che ha luogo giovedì 13 e venerdì 14 ottobre a Modena, presso l’Auditorium del Forum Marco Biagi.
Organizzato dal professor Giovanni Tazzioli, responsabile della Chirurgia Oncologica Senologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, con il supporto di Esprit3, centro di formazione della salute e del benessere di Mirandola (Modena), l’appuntamento - a ingresso libero e gratuito - vedrà tra i suoi relatori esponenti illustri di varie discipline provenienti dall’Italia e dall’estero.

Quattro le sessioni che si alterneranno nella due giorni, a partire da Eat well!, dedicata a una corretta alimentazione e a modelli dietetici a confronto nella prevenzione dei tumori e delle malattie croniche seguita, sempre giovedì 13, da Move!, ovvero l’importanza dell’attività fisica nella prevenzione dei tumori e delle malattie croniche e le sue risposte ormonali, con l’esperienza del Dragon Boat nelle pazienti operate di cancro alla mammella e del calciatore Francesco Acerbi; venerdì 14 invece spazio alla cura di sé: con Think positive! si prenderà in considerazione la valorizzazione della persona e della sua autostima, per aumentare la consapevolezza delle proprie potenzialità. Perché non può mancare l'apporto della mente nella prevenzione e gestione della malattia. In particolare si approfondirà - tra i vari interventi - il progetto “Mindfullness” del Centro Oncologico Modenese, che prevede l’utilizzo della meditazione yoga abbinata a uno specifico protocollo cognitivo comportamentale. La conclusione dei lavori vedrà protagonista la salute della pelle, con Take care!In cui verranno discusse, tra le altre, tematiche come l’esposizione al sole e il rischio tumori o vantaggi e rischi nell’utilizzo dei cosmetici. Tanti i nomi illustri presenti al tavolo dei relatori, a cominciare dal professor David Khayat, presidente del convegno e dell’Istituto nazionale dei tumori francese e direttore del dipartimento di Oncologia al gruppo ospedaliero La Pitié Salpètrière di Parigi, che terrà una lettura magistrale durante la prima giornata del convegno, e dal professor Giovanni Tazzioli, ideatore dell’appuntamento, oltre che responsabile della Breast Unit dell’Azienda Ospedaliero Universitaria - Policlinico di Modena che ha recentemente ottenuto da Eusoma (The European Society of Breast Cancer Specialists) la Certificazione Europea per la qualità dimostrata nel servizio.

Tazzioli, che è co-presidente del convegno, spiega: “Alla luce del successo raccolto lo scorso anno in occasione del convegno “Prevenire i tumori passando per la buona cucina”, sia a livello scientifico che di consenso da parte della popolazione, il professor Khayat ed io abbiamo ritenuto opportuno ripetere l'esperienza, perché gli studi epidemiologici mostrano che la prevenzione intesa come una corretta scelta dei cibi con cui ci nutriamo, alcuni accorgimenti nel nostro stile di vita e un regolare esercizio fisico portano a una riduzione non solo delle malattie croniche metaboliche come il diabete, ma anche delle neoplasie -conclude Tazzioli- La cultura della prevenzione va sviluppata con l'adozione di buone abitudini che devono entrare sempre più a far parte della nostra società”.

 

E ancora il dottor Paolo Bellingeri, medico esperto in nutrizione in ambito oncologico, con la relazione dal titolo “La prevenzione oncologica a tavola: evoluzioni delle abitudini alimentari” o il dottor Filippo Ongaro, tra i massimi esperti di medicina anti-aging, che parlerà di “Alimentazione e risposte ormonali nell’attività fisica”. Mentre Thierry Bouillet, oncologo presidente della “Fédération Nationale CAMI Sport et Cancer”, di Parigi discuterà de “L’importanza dell’attività fisica nella prevenzione dei tumori”. La mattina di lavoro di venerdì 14 si aprirà con una lettura magistrale realizzata ad hoc per il convegno da Giuseppina Torregrossa, ginecologa e scrittrice di successo grazie al romanzo edito da Mondadori “Il conto delle minne”.
A seguire avrà luogo una tavola rotonda dedicata al “Cibo sostenibile”, organizzata in collaborazione con Coldiretti Modena. La dottoressa Erica Francesca Poli,psichiatra e psicoterapeuta esperta in neuroscienze, terrà poi un’altra lettura magistrale dedicata alla sfera del benessere in ambito oncologico, mentre nel pomeriggio, tra gli altri, la dottoressa Patrizia Pepe, dermatologa e allergologa, discuterà di “Esposizione al sole, vitamina D e rischio tumori: cosa fare?”.Nel corso del convegno verranno poi considerati i rapporti fra comunità medica ed economica per ricercare punti in comune e sinergismi sull'organizzazione e la gestione di modelli di stili di vita sostenibili per la ricerca di una vita più sana.

Sabato 15 ottobre ha poi luogo “Move!” una camminata ludico motoria non competitiva, aperta a tutta la cittadinanza, organizzata in collaborazione con il CSI Centro sportivo italiano - comitato di Modena e Modenamoremio per sensibilizzare le tematiche sviluppate all’interno del convegno ed educare all’importanza dell’attività fisica e alla promozione delle buone abitudini della prevenzione. Nel corso della due giorni sarà già possibile iscriversi a questo importante appuntamento che, per un giorno, trasformerà Piazza Roma nel “Villaggio della Prevenzione”.
“Le buone abitudini della prevenzione” gode del Patrociniodi ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), delComunee dellaProvincia di Modena,Unimore-Università degli Studi di ModenaeReggio Emilia,Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena,Modenamoremio,ed è organizzato grazie al sostegno diColdiretti Modena, BPER Banca,Guam, CSI Modena,Boorea, BARD, CBM, Freeland, Pegaso,eLapam Federimpresa.

Il Policlinico di Modena

Il rapporto tra gli stili di vita e l’insorgere di malattie è un tema che investe a 360° la nostra vita di tutti i giorni. Nei Paesi industrializzati, infatti, viviamo il paradosso di avere da un lato una medicina sempre più perfezionata e in grado di fornire risposte efficaci ma dall’altro uno stile di vita che, spesso, favorisce l’insorgere di malattie.

Carboidrati, proteine e grassi, vitamine e sali minerali sono le sostanze nutritive che dobbiamo fornire al nostro organismo e la nostra dieta dovrebbe permettere un’assunzione equilibrata di tutte queste sostanze. Ove questo non avviene, per diversi motivi, si può favorire l’insorgenza di diverse patologie come obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete e, appunto, tumori. Un’alimentazione non equilibrata che favorisce un eccesso di peso corporeo è infatti un fattore di rischio riconosciuto per le neoplasie. Semplificando, si può stimare che circa un terzo delle forme più comuni di tumore, inclusi i tumori femminili, potrebbe essere prevenuto con un corretto stile di vita.
Alla luce di queste evidenze è ormai attivo da alcuni anni un percorso di consulenza sullo stile di vita rivolto alle donne operate di tumore mammario e che afferiscono al Percorso Senologico del Policlinico di Modena punto Amico-Percorso Senologico.

Il Policlinico di Modena è la struttura di riferimento a livello provinciale per la cura del carcinoma mammario; a luglio il Percorso Senologico ha ottenuto la certificazione europea EUSOMA. La presenza a Modena di una Breast Unit, cioè un’unità integrata per la lotta al tumore al seno, garantisce un approccio multidisciplinare al paziente da parte degli specialisti di tutte le discipline coinvolte: chirurgia senologica, chirurgia plastica e ricostruttiva, oncologia, radiologia, radioterapia, anatomia patologica, medicina nucleare, fisioterapia, servizio di psicologia, consulenza dietologica, col supporto della Direzione sanitaria. Altro aspetto decisivo della certificazione è la presenza di una casistica di alto livello per quantità e difficoltà. Ogni anno sono quasi 600 le donne seguite dal Percorso Senologico per una patologia neoplastica al seno.

Al Policlinico di Modena, quindi, è presente una struttura sanitaria di eccellenza che ha deciso di mettere a disposizione le proprie capacità, per costruire una rete di competenze tra mondo accademico, mondo sanitario e associazioni per affrontare un tema di promozione della salute in modo nuovo. Un bell’esempio di collaborazione tra ospedale e territorio, giunto quest’anno alla seconda edizione, che vuole costruire la cultura della prevenzione partendo dal tessuto della nostra società.

Ivan Trenti
Direttore Generale
Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena

Multimedia

Giovanni Tazzioli ed Elisabetta Razzaboni a TV QUI.
Esprit3, centro di formazione della salute e del benessere di Mirandola .
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