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È il Vaccine Day: con le prime 150 vaccinazioni prende il via ufficialmente la Fase 1

OSS, infermieri, medici, ma anche farmacisti, amministrativi e volontari: i primi vaccinati sono i “vaccinatori” che a loro volta somministreranno le dosi ai colleghi operatori nella prima parte della campagna vaccinale

È il Vaccine Day: con le prime 150 vaccinazioni prende il via ufficialmente la Fase 1

150 lavoratori della sanità, tra OSS, infermieri, medici, ma anche assistenti sanitari, farmacisti, amministrativi e volontari: sono loro i protagonisti delVaccine Day di domenica 27 dicembre,che segna l’avvio ufficiale della Fase 1 della campagna vaccinale contro il Covid-19. L’elenco dei destinatari delle prime vaccinazioni è stato stilato sulla base delle indicazioni regionali e nazionali. A vaccinarsi, presso il Centro Servizi Ausl di Baggiovara dove ha sede il Dipartimento di sanità pubblica, sono gli operatori che poi si occuperanno di tutta la macchina che gestirà la prima fase della campagna.

L'infermiera Alda Reggiani
La prima a essere vaccinata è stata l’infermiera Alda Reggiani, Coordinatrice infermieristica della nascente Unità Operativa vaccinale Covid-19. È stata scelta in rappresentanza di tutti gli operatori sanitari che stanno affrontando questa emergenza sanitaria in prima linea, con abnegazione e spirito di sacrificio. Nata a Modena nel 1970, ha conseguito il diploma di infermiera nel 1989. Ha iniziato la propria carriera acquisendo una grande esperienza in contesti socio-sanitari legati alle strutture residenziali per anziani e fragili, successivamente ha prestato la propria attività presso il servizio di Assistenza Domiciliare di Modena, specializzandosi nei percorsi di presa in carico delle persone affette da cronicità, con particolare attenzione alle cure palliative. Da inizio pandemia ha fornito un contributo fondamentale dapprima per l’apertura del primo Drive-through provinciale, successivamente ad attività avvitata ha prestato il proprio aiuto alla sorveglianza sanitaria attiva e da qualche giorno è impegnata nell’organizzazione legata all’apertura del Centro unico vaccinale Covid-19. Ha pertanto fornito un apporto fondamentale nell’apertura di nuovi contesti assistenziali necessari per la gestione pandemica. Sposata, ha due figli, di 21 e 16 anni. Nella sua casa di Solara di Bomporto vivono anche i suoi amati animali, un cane, un coniglio e un pesce rosso. Da sempre appassionata di cucina e viaggi, nella vita extra lavorativa si è prodigata come volontaria nel mondo della scuola, dando una mano nella realizzazione di progetti di raccolta fondi per le attrezzature didattiche. Prima dell’inizio della pandemia, coltivava altre due grandi passioni: il canto e la recitazione, in un coro e in una compagnia teatrale a livello amatoriale.


“Ho sempre creduto molto nell’efficacia e nell’importanza del vaccinarsi, in generale, per qualsiasi malattia –afferma Alda Reggiani, nominata di recente coordinatrice infermieristica dell’Unità Operativa Vaccinale contro il Covid-19–. Coerentemente con questo, ritengo che anche per questo vaccino sia molto importante che chi rientri nelle categorie da vaccinare, lo faccia. Soprattutto gli operatori sanitari: dobbiamo essere i primi a dare l’esempio e a credere nell’efficacia del vaccino, altrimenti non saremmo coerenti con il lavoro che svolgiamo quotidianamente. È una questione etica, per proteggere in primis i nostri pazienti ma anche noi stessi, per il ruolo fondamentale che ricopriamo nella società. In definitiva, credo che questa sia un’opportunità eccezionale: per dieci mesi abbiamo anelato il vaccino per superare questa pandemia e oggi è finalmente arrivato. Quando ho saputo che sarei stata la prima in assoluto a vaccinarsi nella provincia di Modena sono rimasta un po’ spiazzata: mi ha fatto sicuramente piacere, ma ciò che ritengo fondamentale è che ci sia una risposta forte e decisa alla chiamata del vaccino da parte di tutto il mondo sanitario”.

Nella Fase 1 della campagna avranno diritto alla vaccinazione tutti gli operatori sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali degli ospedali e delle Case residenza anziani della provincia, il personale tecnico e amministrativo che lavora negli ospedali, e tutti coloro che, a vario titolo, hanno un contatto con i pazienti (compresi i servizi in appalto). E ancora, i volontari e dipendenti delle associazioni dell’emergenza-urgenza territoriale che collaborano col 118 e di quelle impegnate nel trasporto sociale.  Com’è noto, un percorso dedicato è stato disposto per operatori e personale delle Case residenza anziani che non dovranno recarsi presso il punto vaccinale ma saranno vaccinati direttamente in struttura da un’équipe Usca-vaccinale per ciascun distretto (e dedicata esclusivamente alla vaccinazione), secondo un calendario che terrà conto delle presenze e della situazione epidemiologica di ciascuna CRA. La logistica ha un ruolo strategico fondamentale in questa campagna: definito già da tempo il luogo dove stoccare i lotti di vaccino, nei giorni scorsi è stata individuata l’area del “Centro vaccinale unico Covid-19” dove questo sarà somministrato a partire dai primi giorni di gennaio. Si tratta di un’area attigua all’Ospedale civile di Baggiovara, separata dal flusso di circolazione dei pazienti che accedono alla struttura. In questi giorni operatori delle aziende sanitarie hanno lavorato e stanno lavorando incessantemente per individuare i corretti percorsi e attrezzare l’area secondo le rigide indicazioni pervenute dal Governo. Coordinatore operativo di tutta la campagna vaccinale Covid-19 è la dottoressa Barbara Borelli, infermiera, membro della Direzione assistenziale dell’Azienda USL di Modena, che sin dalla prima emergenza covid ha contribuito all’organizzazione dell’assistenza sul territorio provinciale. Il referente unico a livello provinciale nell’ambito della cabina di regia modenese è Silvana Borsari, direttrice sanitaria dell’Azienda USL di Modena.

 
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