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Ictus ischemico: premio europeo per l’Ospedale Civile

La Stroke Unit premiata come centro DIAMOND del programma ESO-Angels: i frutti di un lavoro multidisciplinare

Da sinistra Meletti, Santori, Vagnini, Bigliardi
Da sinistra Meletti, Santori, Vagnini, Bigliardi

La Stroke Unit dell’Ospedale Civile di Baggiovara si conferma centro di eccellenza a livello europeo per la gestione dell’ictus ischemico. La struttura, infatti, per il terzo trimestre 2021 (luglio-agosto-settembre) è stata individuata come Centro DIAMOND nell’ambito del programma ESO-Angels Awards, massimo riconoscimento del progetto Angels Initiative promosso da European Stroke Organization, Italian Stroke Organization e World Stroke Organization, in collaborazione con Boehringer-Ingelheim e Quintiles con l’obiettivo di migliorare lo standard del trattamento dell’ictus ischemico a livello europeo. Si tratta di valutazioni trimestrali sulla base della casistica e dei risultati clinici che, quindi, devono mantenersi su standard sempre elevati.
 
La Stroke Unit dell’Ospedale Civile è guidata dal dottor Guido Bigliardi ed è attiva nell’ambito della Neurologia, diretta dal prof. Stefano Meletti. Nel novembre 2019 la struttura ottenne la prima certificazione GOLD ESO-ANGELS ed entrò così nel network europeo che riunisce 1.500 ospedali “stroke-ready”, livello base che attesta una casistica e una performance di standard europeo.
Gli altri gradini della valutazione sono: GOLD, PLATINUM e DIAMOND. Dal 2019 a oggi, l’Ospedale Civile ha ottenuto quasi sempre la certificazione GOLD e, appunto, per il terzo trimestre del 2021 quella DIAMOND. Gli ospedali Angels vengono valutati ogni tre mesi sulla base della casistica e dei risultati clinici, ottenendo un riconoscimento che deve essere costantemente verificato e confermato.
 
“Questo riconoscimento – ha commentato con soddisfazione il Direttore Generale dell’AOU di Modena, dottor Claudio Vagnini – è anzitutto una garanzia per i nostri pazienti che sanno di poter contare, anche nell’ambito dell’ictus ischemico, sulla qualità della Sanità pubblica. Il premio gratifica anche l’impegno e la dedizione di tutto il personale, medico e infermieristico, sia quello della Stroke Unit sia quello dei Dipartimenti coinvolti nel percorso stroke. Un riconoscimento internazionale della qualità del lavoro svolto nella nostra Azienda che è ancora più significativo in questo momento in cui tutti siamo impegnati nella lotta al COVID”.
 
“La Angels Initiative è un progetto pan-europeo di health care, che supporta il miglioramento e la standardizzazione del trattamento
dell’ictus ischemico acuto, in modo da garantire un equo accesso a trattamenti efficaci e tempestivi  – ha aggiunto la dottoressa Alessia Santori, consulente dell’Iniziativa Angels per il Centro Italia – per raggiungere tale finalità, il progetto Angels mette a disposizione strumenti di formazione per il personale sanitario e supporto organizzativo da parte dei consulenti dedicati per la revisione e standardizzazione del percorso ictus, promuovendo sistemi di monitoraggio della qualità e permettendo di partecipare a programmi di premiazione internazionali per cui sia possibile sentirsi parte di una comunità internazionale che condivide i migliori modelli di pratica sanitaria”.
 
Il  risultato è frutto di un lavoro multidisciplinare quotidiano in Stroke Unit (medici, infermieri, OSS, fisioterapisti, logopedisti) che parte dall’organizzazione di rete della nostra provincia, che coinvolge il 118, il Dipartimento di Emergenza Urgenza (in particolare il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile), il Dipartimento di Neuroscienze (Neurologia, Neuroradiologia, Neurochirurgia e Riabilitazione) e la Rianimazione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena e dell'integrazione con l'AUSL di Modena (Stroke Unit di Carpi e Pavullo).
 
“L’ictus ischemico – spiega il Prof. Stefano Meletti, direttore della Neurologia della quale la Stroke Unit fa parte – è la morte di una parte del tessuto cerebrale dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un'arteria. Il successo di un intervento su questa patologia, nota anche come infarto cerebrale, si basa anzitutto sulla capacità del sistema, di agire nel modo più efficace e nel tempo più breve. La certificazione Angels attesta proprio la presenza di questa capacità il suo
mantenimento. I nostri pazienti hanno a disposizione un percorso che, grazie anche alla collaborazione col territorio, assicura le migliori cure possibili”.

 
I premi vinti in questi anni

I criteri di valutazione di Angels si basano sul monitoraggio della qualità tramite una serie di parametri, tra cui spiccano la percentuale di pazienti trattati con i tempi di door to treatment cioè quelli che intercorrono tra l’arrivo in Pronto Soccorso e il trattamento, che deve essere effettuato prima possibile, trattandosi di una patologia tempo-dipendente. Ancora, viene considerata la percentuale di pazienti trattati rispetto al totale dei pazienti ricoverati con ictus e il numero di pazienti con ictus ricoverati presso la Stroke Unit durante il loro periodo di degenza. Ad esempio, i criteri per la certificazione DIAMOND prevedono, tra gli altri parametri, che il 75% dei pazienti sia trattato con trombolisi endovenosa in meno di 60 minuti dall’arrivo in ospedale, e che il 90% dei pazienti colpiti da ictus sia sottoposto a TC encefalo o Risonanza Magnetica in urgenza.
 
"Le terapie a nostra disposizione - ha spiegato il Dottor Guido Bigliardi, responsabile della Stroke Unit – per la fase acuta dell'ictus ischemico sono essenzialmente tre. La prima è il ricovero in Stroke Unit, un reparto con letti e personale dedicato ai pazienti con ictus. La seconda terapia, disponibile da ormai 18 anni anche in Italia, è la trombolisi endovenosa con rtPA (Alteplase®), un farmaco trombolitico che ha lo scopo di sciogliere il coagulo di sangue nel cervello che causa l'ictus ischemico ostruendo una arteria. Dal 2015 è stata dimostrata l'efficacia anche della terapia endovascolare in caso di occlusione di grossa arteria che porta il sangue al cervello. La terapia endovascolare con trombectomia meccanica consiste, attraverso la puntura dell'arteria femorale all'inguine, nel portare un catetere nei vasi arteriosi del collo fino ad avanzare con un microcatetere selettivamente nel vaso occluso cerebrale. Si procede poi al recupero del coagulo ematico (il cosidetto ”trombo”) mediante trombectomia meccanica con l'utilizzo di specifici devices ("stent-retriever") e con l’aspirazione, estraendo il coagulo. Tutte le terapie acute dell'ictus ischemico devono essere somministrate il più precocemente possibile, in particolare la trombolisi con rtPA entro 4,5 ore dall'esordio dei sintomi, riducendo così in maniera importante il rischio di morte e disabilità".
 
La Stroke Unit di Modena è da 18 anni una realtà di eccellenza a livello nazionale, presso la quale sono state eseguite più di 2000 trombolisi e più di 1000 trombectomie meccaniche con la collaborazione della Struttura Complessa di Neuroradiologia diretta dal Dottor Stefano Vallone. Ospita frequentemente medici neurologi, medici in formazione specialistica e infermieri provenienti da tutta Italia.
 
“Il nostro centro – ha concluso Bigliardi - è sempre stato attento al monitoraggio dei propri risultati, con l’obiettivo di migliorarsi e di implementare i trattamenti, sia in termini numerici che di performance, mossi da un concetto chiave: “Time is Brain”. Nell’ictus il
fattore tempo è decisivo per il recupero della funzionalità del paziente. Due anni fa il nostro centro di Modena era stato l’unico italiano a ricevere un riconoscimento Angels. Quest’anno i centri premiati sono stati molti di più, a sottolineare come l’iniziativa stia dando i suoi frutti anche sul nostro territorio nazionale”.

 
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