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La metodologia della ricerca clinica nel futuro dell’ Oncologia: un convegno al Policlinico di Modena

Le nuove sfide internazionali che aspettano i ricercatori in un evento che coinvolge i massimi esperti a livello nazionale

Carmine Pinto, Michela Maur, Massimo Dominici
Carmine Pinto, Michela Maur, Massimo Dominici

La ricerca sui biomarcatori: una storia da riscrivere? Questo è il titolo dell’evento organizzato dall’Oncologia dell’Azienda  Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Massimo Dominici, docente UNIMORE, venerdì 19 maggio 2023 presso il Centro Oncologico Modenese (Com) - Policlinico Aula III° Piano, dalle 9,30 alle 17,00. L’evento vede la partecipazione di alcuni dei più importanti ricercatori a livello nazionale. 
 
“La ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica dovranno necessariamente essere sempre più integrate nel futuro della ricerca clinica oncologica, con la necessità di implementare sempre più risorse umane, strumentali, nuove competenze tecnico-scientifiche, e di razionalizzare al meglio l’allocazione delle limitate risorse economiche”. – ha commentato il prof. Massimo Dominici
 
Durante la giornata congressuale, grazie ad  interventi di esperti del settore, proveremo a identificare sia nuove strategie organizzative, formative e tecnologiche sia nuove linee di sviluppo della ricerca nella cura dei tumori toracici con particolare riferimento alla ricerca sui biomarcatori.
 
Il contesto mondiale degli ultimi tre anni - ha spiegato la dottoressa Michela Maur,  oncologa del Policlinico e referente scientifica del progetto - segnato dalla diffusione della pandemia, dall’aggravarsi della guerra in Europa, con le sue importanti conseguenze anche economiche, ha portato alla necessità di ripensare, almeno in parte, la metodologia della ricerca clinica. Se per certi aspetti la corsa verso l’identificazione di vaccini e farmaci antivirali ha avuto una forte accelerazione, in altri campi, quale quello oncologico, la ricerca ha assistito a delle battute d’arresto, imponendo riflessioni su come proseguire e ottimizzare le risorse a disposizione. Passata la fase emergenziale della pandemia diventa ora fondamentale  riprendere e implementare nuove sperimentazioni cliniche nell’ambito del nuovo regolamento Europeo, cercando di colmare il “gap” formativo dei giovani medici che negli ultimi anni non hanno avuto la possibilità di accedere a determinati percorsi di studio teorico-pratici”.
 
In un contesto così sfidante si aprono oggi dei  campi di studio particolarmente innovativi. In questo senso i tumori toracici e
l’immunoterapia, sempre più un cardine su cui far convergere il trattamento, rappresentano un’ottima piattaforma di studio per identificare nuovi marcatori prognostici e/o predittivi, integrando tra loro tecniche di caratterizzazione molecolare, di identificazione di biomarcatori della fitness immunologica, di differenziazione della risposta basata sul dismorfismo sessuale.
 
Un aspetto particolarmente sfidante in questo senso potrebbe essere anche l’uso dell’intelligenza artificiale e di nuovi algoritmi di trattamento in campo clinico oncologico. I ricercatori della Pohang University of Science and Technology in Corea del Sud (POSTECH) ad esempio hanno messo a punto un’intelligenza artificiale (AI) basata sul “machine learning” che predice la risposta all’immunoterapia nei pazienti con tumore solidi.
 
Il programma del Convegno 
 
La sessione del mattino si intitola La ricerca clinica in Oncologia: un mondo che cambia e verrà moderata dalla dottoressa Michela Maur e dal prof. Roberto D’Amico di Unimore, Direttore di Cochrane Italia, network internazionale indipendente sulle evidenze scientifiche. Il dottor Carmine Pinto, Direttore dell’’Oncologia Medica provinciale dell’Azienda USL di Reggio Emilia affronterà il nuovo regolamento europeo (ore 10,00), il dottore Giuseppe Longo, Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’AOU di Modena si occuperà del tema della ricerca clinica nel post-pandemia tra una guerra e una crisi economica (10,30). Il prof. Federico Piacentini, oncologo del Policlinico tratterà di come ridurre il “gap” formativo nella ricerca clinica (11,00). Dopo la discussione vi sarà la Lectio Magistralis della dottoressa Arsela Prelaj, ricercatrice dell’Unità di oncologia toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano parlerà di piattaforme innovative e intelligenza artificiale per la ricerca di nuovi biomarcatori in oncologia (11.45). La sessione pomeridiana è dedicata a Biomarcatori e immunoterapia paradigmi in evoluzione nei tumori pleuro-polmonari e sarà moderata dalla dottoressa Federica Bertolini dell’Oncologia del Policlinico e dal dottor Ciro Rosetto, Oncologo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine. Il primo intervento vedrà il dottor Pasquale Pisapia anatomo patologo del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Federico II di Napoli si occuperà dei meccanismi molecolari di evasione immunologica (13,30). La dottoressa Laura Bonanno dell’Istituto Oncologico Veneto tratterà il tema della ricerca sui biomarcatori di risposta all’immunoterapia (14,00). La prof.ssa Chiara Napoletano, oncologa dell’Università La Sapienza di Roma, si occuperà di biomarcatori e fitness del sistema immunitario nella risposta antitumorale (14,30). La dottoressa Michela Maur tratterà la modulazione della chemio-immunoterapia nel tumore non a piccole cellule, in base al dismorfismo sessuale (15,00). Il dottor Angelo Delmonte dell’Istituto Romagnolo per la Ricerca e lo Studio dei Tumori (IRST) IRCCS – Meldola si occuperà di immunoterapia e tumore polmonare a piccole cellule: “il gemello diverso” (16,00). Infine, la dottoressa Sara Delfanti, oncologa del Policlinico San Matteo di Milano tratterà dei nuovi immunomarcatori nella ricerca sul mesotelioma pleurico (16,30).

 
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