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Bacheca della salute dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Promuovere la salute nei luoghi di lavoro

 
Copertina stetoscopio per concetto di salute

La promozione della salute nei luoghi di lavoro, Workplace Health Promotion (WHP) nasce nei primi anni 2000 in America e in Canada (NIOSH 2003 (1) ; OWHC, 2004 (2)), dall'incontro delle esperienze d'igiene e sicurezza del lavoro con la promozione della salute, quando, la ricerca ha provato l'efficacia di integrare la salute occupazionale con la promozione della salute e il benessere organizzativo e psicosociale.

Quest'approccio integrato alla salute dei lavoratori, dal NIOSH definito 'Total Worker Health' (TWH), è stato poi rielaborato da altri enti di ricerca in modelli per perfezionare il rapporto tra la definizione teorica e l'implementazione sul campo di progetti di WHP.

WHP è definita dall'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (OSHA (3)) come la combinazione degli sforzi congiunti realizzati da datori di lavoro, lavoratori, medici, operatori sanitari e Istituzioni per migliorare la salute ed il benessere delle persone nei luoghi di lavoro.

La WHP integra politiche aziendali, ambienti favorevoli alla tutela della salute con azioni di educazione alla salute per incoraggiare uno stile di vita salutare, attuando ad esempio interventi aziendali a favore dell'alimentazione equilibrata, dell'attività fisica costante, del consumo consapevole di alcol e d'interventi di contrasto al fumo (Hector, 2013 (4)).

La WHP tocca quindi più aspetti (politici, sociali, economici e ambientali), è multisettoriale e multidisciplinare e prevede il coinvolgimento e l'impegno di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti (datori di lavoro, lavoratori, parti sociali, comunità).

Vi contribuiscono i seguenti fattori:

 
 
Stili di vita sani

WHP riserva un ruolo attivo al Medico Competente nell'orientare i lavoratori verso scelte e comportamenti favorevoli alla salute e nel contrastare stili di vita dannosi quali quelli sopra richiamati e ai soggetti aziendali della prevenzione per la realizzazione di interventi di miglioramento globale del contesto lavorativo, coniugando l'ottica tradizionale di rispetto della normativa specifica di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con l'ottica di promozione della salute.

Il punto di intervento privilegiato finalizzato alla modifica dello stato di salute dal punto di vista preventivo è rappresentato dai comportamenti individuali che determinano i cosiddetti "stili di vita". Quelli che incidono maggiormente sul carico collettivo di malattie e disabilità sono: l'abitudine tabagica, l'abuso di alcol, l'alimentazione non corretta e l'inattività fisica. La promozione della salute nei luoghi di lavoro ha, quindi, l'obiettivo di prevenire o modificare quei comportamenti nocivi che costituiscono i principali fattori di rischio per le malattie croniche più frequenti (malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie, diabete).

Inoltre, rischi professionali ed extraprofessionali spesso non sono indipendenti e si possono sommare o moltiplicare tra loro: ad esempio il fumo di tabacco contiene tossici presenti anche in ambito lavorativo (IPA, benzene), può agire sinergicamente con agenti cancerogeni di uso professionale, l'alcol potenzia l'effetto tossico di alcune sostanze con cui il lavoratore può entrare in contatto sul luogo di lavoro.

 
 
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