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Policlinico NewsLetter. Anno 2 n. 1

Incontriamo il volontariato -AMICI ONLUS

L’associazione nazionale per le malattie infiammatorie Croniche dell’intestino riunisce persone affette da Colite Ulcerosa e da malattie di Crohn, i loro famigliari e tutti coloro che condividono il valore della salute ed il vincolo della solidarietà sociale. L’associazione dal 29/3/2013 ha in atto una convenzione con il Policlinico. Scopo dell'associazione è garantire un più sereno inserimento nell'ambito famigliare e sociale degli ammalati, ma anche quello di aumentare la conoscenza di queste malattie, che per parecchi anni sono rimaste nell'ombra.   I volontari aderenti all’associazione per la sede di Modena sono attualmente 9. Abbiamo incontrato il sig. Giuliano Manzini che cura lo sportello informativo e di sostegno attivo presso l’area ambulatoriale della struttura complessa di Endoscopia (IV piano policlinico ingresso 2) nella giornata del mercoledì dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 15 alle ore 17 circa. Il sig. Manzini ha evidenziato che un aspetto molto importante per i malati è la condivisione della malattia, malattia che non ha risoluzione ma solo un percorso di mantenimento con supporto farmaceutico, per arrivare alla sua accettazione. Questa malattia può creare disagi palpabili, colpisce in gran parte i giovani, sicuramente più fragili per il risvolto esterno della malattia e la sua influenza sugli aspetti relazionali. Attraverso i giovani, ha precisato il sig. Manzini, “cerchiamo di conoscere e coinvolgere altri giovani che si trovano in difficoltà psicologica: conoscere persone che affrontano la malattia e la condivisione con tutti i pazienti del morbo di Crhon è importantissima”. Per questo motivo è importante frequentare l’ambulatorio che dove si parla la stessa lingua e si apre un canale di comunicazione.   I volontari dell’Associazione sono al tempo stesso sono pazienti che da anni convivono con queste patologie. “Proprio il fatto di essere malati, ci permette di stabilire un contatto molto più stretto con gli altri pazienti – ha spiegato ancora Giuliano Manzini - Non diamo consigli dal punto di vista medico, ma intendiamo condividere la nostra esperienza con altre persone, con le quali abbiamo un denominatore comune: la malattia. Nella maggior parte dei casi molti pazienti ai quali ci avviciniamo per parlare non ci danno confidenza, si percepisce un senso di vergogna. Una volta presentati e raccontato qualcosa su di noi, sulla nostra malattia, sul modo in cui la viviamo, scatta quel riconoscimento da parte di chi ci ascolta e anche lui inizia a raccontare le sue esperienze, il suo modo di convivere con queste patologie. C'è una scambio di informazioni, ma non solo, e sia noi che loro ne usciamo con qualcosa in più”.

Logo AMICI ONLUS
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Progetti futuri

Mirella Cantaroni

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