Policlinico: 2890 parti nel 2017, 31 in più del 2016

Il Policlinico si conferma primo Punto nascita della Provincia e terzo della Regione. Il 56,5% ha genitori italiani. Il 25,9% tagli cesarei. Il 10,9% in analgesia

 
Baby Boom

Piccolo baby boom, nel 2017, al Policlinico di Modena che, per la prima volta dal 2012, ha visto aumentare le nascite, invertendo un trend di riduzione che in questi anni aveva caratterizzato tutta la Regione Emilia Romagna. Sono stati, infatti, 2890 i parti in via del Pozzo al 31 dicembre 2017, 31 in più (+1,1%) del 2016, 1 in più del 2015. Di questi, 644 sono stati indotti (22,2%), 317 sono stati effettuati in analgesia (10.9%). I cesarei sono stati 750 (25,9%) in linea con il calo cominciato nel 2014. Grazie a questi numeri, il Policlinico si è confermato come terzo punto nascita della Regione, dopo i 2 centri di Bologna.

1262 di questi parti (43,5%) hanno interessato bambini in cui almeno un genitore è nato all’estero. La comunità più rappresentata è quella marocchina con 274 , seguita da quella albanese con 127 e quella ghanese con 104. Le mamme straniere sono più giovani (media 30,7 anni) di quelle italiane (32,8 anni).
2.503 mamme risiedono o abitano nella Provincia di Modena , le restanti 387 sono venute al Policlinico pur risiedendo fuori Provincia. Tra i Comuni di residenza, Modena fa ovviamente la parte del leone con 1.700 parti, seguita da Castelfranco Emilia (190), Vignola (141) e Formigine (105). L’appennino ha “contribuito” con 35 parti, - di cui 11 dopo la chiusura del Punto Nascita di Pavullo, nell’ottobre 2017 - 25 dei quali di mamme residenti a Pavullo.

Si è trattato di un risultato importante, ottenuto grazie al lavoro di tutta l’equipe della Struttura di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal prof. Fabio Facchinetti, all’interno della quale hanno un ruolo significativo il personale ostetrico, coordinato da Cristina Galli che, oltre a partecipare a tutte le fasi del parto “medicalizzato” gestiscono direttamente e in completa autonomia il Centro Nascita Naturale.
Il Policlinico di Modena è sede della Terapia Intensiva Neonatale e quindi costituisce il punto di riferimento per il parto prematuro e “patologico” a livello provinciale.

 
 
 
 
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