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Leggere per contrastare i disturbi neurodegenerativi: suggerimenti e indicazioni dalla ricerca neuroscientifica

Il 22 novembre è in programma un evento di divulgazione scientifica rivolto a tutta la cittadinanza al Centro Servizi UNIMORE di via del Pozzo

(foto di archivio Freepik)
(foto di archivio Freepik)

La passione per la lettura, praticata lungo tutto l’arco della vita, può aumentare la plasticità del cervello, potenziare la riserva cognitiva e contribuire a contrastare i sintomi delle malattie neurodegenerative. Se ne parlerà questo sabato, 22 novembre, presso l’Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Policlinico di Modena, in via del Pozzo 71, in una giornata interamente dedicata alla divulgazione neuroscientifica e alla restituzione dei risultati di una ricerca condotta a Modena su questo tema. L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, nasce con l’obiettivo di aggiornare il pubblico sui più recenti avanzamenti della scienza in tema di brain health, demenze, riserva cognitiva e processi cognitivi legati alla lettura. Il titolo scelto è ”Il cervello che legge. Costruire la riserva cognitiva attraverso la lettura: dalla ricerca scientifica a strategie di potenziamento e protezione”.
La giornata si aprirà alle 8.30 con l’accoglienza dei partecipanti e la registrazione, accompagnata dalla compilazione di un questionario di valutazione. Alle 9.00 sono previsti i saluti istituzionali affidati alla Magnifica Rettrice di Unimore Rita Cucchiara, al Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Politiche per la Salute e Politiche Sociali Gian Carlo Muzzarelli, al Direttore Sanitario dell’AOU Silvio Di Tella e alla Direttrice della Neurologia Jessica Mandrioli. La direzione scientifica dell’evento è affidata a Giovanna Zamboni e Sendy Caffarra, neuroscienziate del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di UNIMORE.
La prima sessione, dedicata ai risultati della ricerca su salute cerebrale e riserva cognitiva, prenderà avvio alle 9.30 sotto la moderazione di Mario Santangelo e Simone Salemme. Interverranno Francesca Baglio, che illustrerà l’approccio life-course alla salute cerebrale, Chiara Carbone, che presenterà le evidenze sull’impatto della riserva cognitiva sulla performance neuropsicologica, e Chiara Gallingani, che introdurrà il tema delle Afasie Primarie Progressive. Alle 10.30 seguirà un coffee break interattivo con materiali divulgativi dedicati al rapporto tra lettura e cervello, curati da ricercatori, ricercatrici e bibliotecarie.
La seconda sessione inizierà alle 11.00 e sarà dedicata alle strategie per coltivare la riserva cognitiva attraverso la lettura lungo tutto il corso della vita. Moderata da Marco Bertolotti e Giovanna Zamboni, comprenderà gli interventi di Sendy Caffarra sulla neuroplasticità della lettura e sulle trasformazioni cerebrali che essa induce, di Elisa Bassoli sull’apprendimento della lettura nelle diverse fasi del neurosviluppo con esempi tratti dal territorio, e di Giuditta Smith, che approfondirà il ruolo della lettura come fattore protettivo nell’invecchiamento e il contributo che personale sanitario, caregiver e biblioteche possono offrire per accompagnare le persone alla lettura come strumento di benessere cognitivo.
A mezzogiorno si terrà una tavola rotonda interattiva dal titolo “Le parole che uniscono le generazioni”, moderata da Francesca Neviani e Annalisa Chiari, che coinvolgerà pubblico, caregiver, ricercatori e ricercatrici. Verranno presentate alcune anticipazioni sul laboratorio interattivo intitolato “Il cervello che legge… in azione!”, che si terrà alla Biblioteca Delfini di Modena il 9 febbraio 2016. Il laboratorio sarà aperto a lettori e lettrici di tutte le età e si propone di mettere in pratica alcuni consigli di lettura con l’aiuto di bibliotecarie e ricercatrici.
La chiusura dei lavori è prevista per le 12.30 e sarà seguita dalle indicazioni operative per l’iscrizione al laboratorio interattivo e dalla compilazione del questionario di valutazione finale. L’evento, oltre all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e a UNIMORE, coinvolge l’Azienda USL, la Sindem (Associazione Autonoma aderente alla SIN per le demenze), la Società Italiana di Neuropsicologia, oltre alle Biblioteche del Comune di Modena.

 
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