Donare è sempre una buona idea, soprattutto in estate

Le sedi dell’AVIS provinciale “aperte per ferie”

 
 
Giovanni Battista Ceccherelli
Giovanni Battista Ceccherelli

Donare sangue è sempre una buona idea, soprattutto in estate. Ricordati di donare”. Questo lo slogan della nuova campagna di comunicazione estiva voluta dalla Regione Emilia-Romagna insieme all’Avis e alla Fidas, rivolta ai donatori di sangue perché facciano una donazione prima o dopo le vacanze. D’estate, infatti, il bisogno aumenta, anche in forza del flusso di turisti presenti sul territorio e per i frequenti eventi di forte richiamo e aggregazione, come festival e concerti. All’appello si uniscono anche il Servizio Immunotrasfusionale dell’AOU di Modena e l’AVIS Provinciale che invita a programmare la donazione estiva rivolgendosi alle proprie sedi comunali, anche in estate regolarmente “aperte per ferie”, o all’Avis provinciale al n. 059 3684911 o visitando il sito www.modena.avisemiliaromagna.it.

Abbiamo posto alcune domande al dottor Giovanni Battista Ceccherelli, Direttore del Servizio Immunotrasfusionale del Policlinico.
Dottor Ceccherelli, come mai è importante donare d’estate?
In estate occorre la stessa quantità di sacche del resto dell’anno perché non calano i malati che necessitano di trasfusioni, non calano gli interventi chirurgici, non calano i casi di emergenza. Cala invece in modo preoccupante, a causa delle assenze per ferie o delle sospensioni per i viaggi all’estero, la disponibilità di sangue che abbiamo sempre potuto garantire grazie alle donazioni
L’estate è sinonimo spesso di canicola e afa. Col grande caldo esiste qualche controindicazione alla donazione?
Il caldo tende ad abbassare la pressione e la donazione di 450 ml di sangue in toto o di 700 di plasma (di cui 100 però è l'anticoagulante) contribuiscono al calo pressorio. A questo si aggiunge il calo di liquidi corporeo dovuto alla sudorazione che ne riduce ulteriormente la quantità presente nel sistema circolatorio. La somma di questi eventi può portare ad una maggior probabilità di episodi lipotimici nel corso o al termine della donazione.
Quali precauzioni può prendere un donatore che voglia donare nelle calde giornate d’estate
Ovviamente a questi problemi si può rimediare somministrando liquidi. Durante la donazione di plasma, che è di volume superiore rispetto a quella di sangue, si effettua, circa a metà procedura la reinfusione di soluzione fisiologica, proprio per ovviare a questo inconveniente. Al termine della donazione, qualunque essa sia, è comunque consigliata una abbondante assunzione di liquidi per bocca. Con questa precauzione si riduce sensibilmente il rischio di calo pressorio.

 

I dati in Regione: Modena nel 2016 ha raccolto oltre 52.000 donazioni

Nel 2016 in Emilia Romagna le unità raccolte di sangue intero sono state 217.058, le unità trasfuse 207.542. Un dato che ha consentito al sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 2.945 le unità di sangue inviate nel 2016. Il 2017 sta mostrando una forte crescita della raccolta in regione: + 4% nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (56.508 unità contro 54.210). In questi primi mesi sono state già inviate 1.957 unità di sangue ad altre regioni. Aumentano anche i nuovi donatori: 16.634 nel 2016 rispetto ai 14.229 dell’anno precedente (+14%): il numero maggiore si è avuto nella fascia di età 18-25 anni (5.524). La Provincia di Modena con i suoi quasi 30 mila donatori ha contato nel 2016 più di 52 mila donazioni. Un andamento sostanzialmente confermato dai dati provinciali dei primi cinque mesi del 2017, che registrano un aumento del 2,77 per cento di sangue intero raccolto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

 
 
 
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