Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Il Policlinico di Modena si rinnova: Presentati i reparti di Endoscopia digestiva e Patologia dell’apparato locomotore. Bonaccini: "Una sanità e un welfare moderni e di qualità sono priorità assoluta"

Il salottino del reparto
Il salottino del reparto

Modena, 18 giugno 2015 - Due reparti ristrutturati e molto lavoro ancora da fare. Questa, in sintesi, la filosofia dell’iniziativa organizzata questa mattina dalla Direzione del Policlinico di Modena nell’Aula magna del Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Un incontro tra la Direzione e i professionisti per fare il punto sui futuri sviluppi dell’ospedale sia dal punto di vista edilizio, sia da quello organizzativo, alla presenza della autorità accademiche e politiche di riferimento: Angelo O. Andrisano, Magnifico Rettore di Unimore, Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia – Romagna Assessore RER alle Politiche per la Salute, Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena e co-presidente CTSS e Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia – Romagna. Le Autorità hanno parlato ai professionisti dell’Azienda poi hanno visitato l’Endoscopia digestiva, rientrata nella sede già ristrutturata nel 2007 che era stata abbandonata nell’agosto 2013 per permettere i lavori di consolidamento (IV piano) e la Degenza del Dipartimento delle Patologie dell’Apparato Locomotore (III piano) i cui lavori si sono conclusi in questi giorni e dove i pazienti entreranno tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

Il completamento dei reparti visitati oggi costituisce un passo importante sulla strada delle prossime ristrutturazioni già programmate. Alla fine del 2015 è previsto il completamento del nuovo Dipartimento di Chirurgia e dei Trapianti al II piano, ristrutturato grazie alla donazione Burani e Giovetti. Per la fine del 2015 è previsto l’avvio della gara per la costruzione del nuovo Padiglione Materno – Infantile mentre all’inizio del 2016 ci sarà l’aggiudicazione della gara di appalto per la ristrutturazione di 25mila metri quadri, con un investimento di oltre 20 milioni di euro. L’intervento interesserà cinque corpi di fabbrica del monoblocco, che cambieranno letteralmente il volto e la logistica del Policlinico. Il termine dei lavori – che occuperanno il biennio 2016-2018 – è atteso per la primavera/estate del 2018. “In considerazione della mole di lavori che sono in corso e per sottolineare che tanto ancora resta da fare, si è optato per una presentazione invece della classica inaugurazione, anche se presenteremo ambulatori e reparti completamente rinnovati. Oggi, quello che importa, è mettere a disposizione dei nostri professionisti e dei cittadini questi due nuovi reparti.” Ha spiegato Ivan Trenti, Direttore generale del Policlinico. Per questo motivo si è deciso di battezzare l’iniziativa Work in progress all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che nei prossimi tre anni vedrà un profondo rinnovamento non solo edilizio.

“I reparti che visitiamo oggi – ha sottolineato il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – rilanciano il ruolo del Policlinico di Modena non solo come principale centro formativo dei futuri medici, ma anche come essenziale centro di assistenza e cura. Da oggi, dopo le sofferenze patite da questa struttura in seguito al terremoto del 2012, comincia per il Policlinico un nuovo percorso, quasi una nuova vita che ne rilancerà la rilevanza assistenziale ed il prestigio scientifico nell’ambito della sanità regionale e modenese, dove si vanno intensificando i momenti di integrazione con gli altri presidi. L’Ateneo, e nello specifico la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che è stata recentemente rinnovata nei suoi vertici, stanno seguendo con interesse questo processo che coinvolge sia la parte edilizia sia organizzativa del Policlinico ed assicureranno il pieno appoggio ed il proprio impegno perché gli sforzi della nuova direzione siano accompagnati da scelte accademiche relative ai reparti a direzione universitaria coerenti col disegno di rilancio perseguito ed all’altezza delle attese della popolazione”.

“La sanità dell’Emilia-Romagna è tra le migliori al mondo e il nostro impegno dev’essere quello di continuare a lavorare e investire per mantenerla ad alti livelli – ha sottolineato Stefano Bonaccini – In questo contesto rientrano anche i lavori di ammodernamento del Policlinico: siamo in un complesso che aveva bisogno di essere ristrutturato, per renderlo sempre più confortevole per chi ha bisogno di cura, ed accogliente per chi ci lavora”. Per quanto riguarda la sanità regionale “rimangono comunque molte sfide aperte – ha aggiunto il presidente – a partire da una sempre maggiore integrazione delle aziende ospedaliere e delle strutture nei territori, così come la riduzione dei tempi delle liste d’attesa per alcune prestazioni sanitarie. Per noi gli investimenti per una sanità e un sistema di welfare moderno e di qualità rimangono priorità assoluta – ha concluso Bonaccini – perché da queste parti vogliamo tornare certamente tra qualche anno alla piena occupazione. Dunque priorità massima al lavoro, ma vogliamo anche che nessuno possa rimanere da solo quando ha bisogno di cure o assistenza”.

“In ambito sanitario, l’Emilia-Romagna è fra le quindici regioni più efficienti d’Europa, in termini di esiti, di tasso di mortalità e di efficacia dell’outcome – ha ricordato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi, parlando alla platea modenese del Centro servizi – Sono dati che scaturiscono e vanno ben al di là di quanto riportato nei giorni scorsi da un’indagine del Sole 24 Ore. Che è giusto tenere a mente, di cui dobbiamo andare orgogliosi e che dovete ricordare a chi scredita il nostro sistema sanitario.”

I reparti ristrutturati
Rientrata nella sede storica il 25 maggio, la Struttura Semplice di Endoscopia digestiva, di cui è responsabile il dottor Alberto Merighi, è inserita nella Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva diretta dalla prof.ssa Erica Villa. Il cantiere ha consentito di adattare gli ambienti alle nuove esigenze di una disciplina in continua evoluzione. Rispetto al progetto del 2007, infatti, è stata ricavata una ulteriore sala di osservazione post-esame con 2 letti e 5 poltrone attrezzate che si aggiungono ai 5 letti originari. Questo miglioramento è legato all’utilizzo ormai routinario della sedazione per gli esami endoscopici. Grazie anche alla presenza della sala attrezzata per la NORA (Non Operative Room Anesthesia) è possibile effettuare in loco tutte le procedure, tanto quelle che richiedono controllo radiologico, quanto gli esami endoscopici di tipo interventistico. L’Endoscopia digestiva è, tra l’altro, punto di riferimento per l’endoscopia pediatrica di routine, d’urgenza e interventistica che si effettua in collaborazione con Pediatria, Chirurgia Pediatrica e Neonatologia oltre a essere uno dei reparti in cui si utilizza la videocapsula.
Il 15 giugno sono stati ultimati i lavori nelle Degenze della Patologia dell’Apparato Locomotore: il reparto sarà disponibile per i pazienti tra la fine di giugno e i primi giorni di luglio. Si tratta di 27 posti letto in una sede completamente rinnovata che supporterà l’attività di Ortopedia e Chirurgia della Mano con la possibilità di organizzarsi secondo aree omogenee e per intensità di cure. La Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal prof. Fabio Catani, garantisce il trattamento chirurgico in elezione delle patologie osteo-articolari congenite ed acquisite e l’attività in urgenza 24 ore su 24. La Struttura Complessa di Chirurgia della Mano e Microchirurgia, diretta dal dottor Antonio Landi, è unica per la provincia di Modena e rappresenta il Centro di Riferimento regionale per la chirurgia della mano e la microchirurgia nell’ambito del sistema Hub and Spoke.

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