Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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10 KM della Salute | Sabato 27 settembre ore 9:30


Pedalata non competitiva tra gli ospedali della Città, per partecipare compila il form entro il 24 settembre

 
10 KM della Salute

Non si fermano le iniziative organizzate dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena per le celebrazioni dei 20 anni dell’Ospedale di Baggiovara.
Questo sabato, 27 settembre 2025 l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, in collaborazione con il Comune di Modena e FIAB Modena, ha organizzato la 10Km della Salute, una pedalata non competitiva che collegherà simbolicamente gli ospedali della Città. La partecipazione è libera e gratuita: le pre-iscrizioni sono state riaperte in queste ore e sono possibili attraverso la compilazione di un form apposito, disponibile sul sito dell’AOU di Modena (https://www.aou.mo.it/Form-10kmSalute).
Lungo il percorso saranno allestiti punti di ristoro e postazioni dove i ciclisti riceveranno un timbro sul proprio "passaporto della salute". Al termine, chi avrà raccolto almeno tre timbri potrà ricevere un piccolo gadget in ricordo della giornata.
L’appuntamento è alle 9,30 all’ingresso 1 del Policlinico di Modena per la registrazione dei partecipanti. La partenza è prevista alle 10,00. Alle 10,30 vi sarà il ristoro in Largo Piazza Sant’Agostino. L’arrivo all’Ospedale Civile è previsto intorno alle 12,00. Qui è previsto un piccolo ristoro e la consegna del gadget a chi avrà timbrato tutte le tappe. Il gruppo sarà scortato dalla Polizia Municipale e seguito dai volontari FIAB. È fondamentale rispettare il Codice della Strada e partecipare con una bicicletta dotata di tutti i dispositivi di sicurezza previsti.
L’evento rientra, oltre che nelle celebrazioni per i venti anni dell’Ospedale Civile di Baggiovara, anche all'interno della SEM (Settimana Europea della Mobilità), la campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana.
«La bicicletta è da sempre un simbolo di salute – commenta il responsabile del Servizio Comunicazione e Informazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Paolo Barbieriutilizzarla ci ricorda inoltre l’importanza della mobilità sostenibile considerando anche che Modena è una città che in pochi chilometri si può attraversare rapidamente anche pedalando. Con questa iniziativa celebriamo i vent’anni dell’Ospedale Civile di Baggiovara facendo squadra con i cittadini e con le istituzioni, unendo in un unico filo il benessere e lo sport. Non è un caso che, a distanza di due giorni, lunedì a Corlo di Formigine, torneremo insieme in campo con il torneo di calcio benefico “Un gol per Baggiovara”: due appuntamenti diversi ma legati dallo stesso spirito sportivo e dalla voglia di fare bene alla nostra città. Vi aspettiamo numerosi ad entrambi».
«FIAB Modena come associazione impegnata nella promozione dell'uso della bicicletta e di una mobilità attiva, è lieta di collaborare per la "10 Km della Salute" – conclude Ermes Spadoni, presidente di FIAB Modena – crediamo fermamente che promuovere la mobilità attiva sia fondamentale per il benessere fisico e mentale delle persone, a cui possono contribuire anche solo 20-30 minuti di moderata attività fisica giornaliera, come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità eventi come questo non solo incoraggiano uno stile di vita sano, ma sensibilizzano anche sull'importanza di infrastrutture pedonali e ciclabili comode, sicure e accessibili per tutti, contribuendo a una città più vivibile e a misura di persona. La "10 Km della Salute" rappresenta un esempio concreto di come la bicicletta possa essere un mezzo per connettere persone e luoghi, promuovendo al contempo la salute e la sostenibilità ambientale. Siamo lieti di sostenere questa iniziativa con i nostri volontari lungo il percorso». 

 

Come partecipare


  • Per partecipare è sufficiente registrarsi compilando il form on-line presente in questa pagina e presentarsi alle 9:30 di sabato 27 settembre al gazebo che sarà installato presso l'Ingresso 1 del Policlinico di Modena (via del Pozzo 71).
  • Qui sarà necessario completare la registrazione compilando e firmando il modulo che sarà consegnato dagli addetti. I minori potranno partecipare solo accompagnati da almeno un genitore.
  • Alla registrazione riceverete un "passaporto della "salute" da far timbrare a ogni tappa. Con tre timbri, alla fine riceverete un piccolo gadget della manifestazione.
 
 
 

Alcuni cenni storici


Ospedale Sant’Agostino in una raffigurazione storica

Ospedale Sant’Agostino
Gli insegnamenti di Lodovico Antonio Muratori ispirarono il Duca Francesco III (1737-1780) nella realizzazione del Grande Ospedale degli Infermi, sorto sul vecchio Ospedale della Santa Unione (sorto nel 1541 su quello duecentesco della Casa di Dio) che assunse la denominazione di Sant’Agostino dalla piazza su cui si affaccia. La prima pietra venne posta nel 1754 e il nuovo edificio fu inaugurato il 30 novembre 1758, ma ampliato subito dopo l’apertura quando la facciata venne di fatto raddoppiata con la realizzazione di un secondo portale di ingresso che riporta la data del 1761. La spesa per realizzarlo, oltre un milione di lire, fu coperta dal Duca, dalla Comunità di Modena e di altri centri della Provincia, oltre che da una generosa donazione di Papa Benedetto XIV. Il nuovo ospedale venne gestito da una Congregazione Generale, facente capo al Ministro del Buon Governo, in pratica il Ministro dell’Interno. A differenza della Santa Unione, l’Opera Pia era un’istituzione con un forte controllo ducale. Nel tempo, quindi, il Grande Spedale si andò caratterizzando come un’istituzione laica e, quindi, la mano benedicente – che si può ancora trovare nei rilievi sui finestroni dell’edificio di Piazza Sant’Agostino – divenne “patente” con il motto "Patet omnibus", che significa “Aperto a tutti” e le trivelle, simbolo di Modena. Il nuovo ospedale inglobò i locali della vecchia Cadé e della stessa Confraternita, compreso l’Oratorio. Grazie ai passi avanti della scienza medico-chirurgica, l’ospedale si trasformò in un ambito luogo di cura

 
 
Policlinico di Modena in una foto di alcuni decenni fa

Policlinico di Modena
I successi del Grande Spedale finirono per renderlo inadeguato alle esigenze della città e della medicina. Nel 1931, il Rettore Pio Colombini pose il problema della costruzione del nuovo ospedale. Il 5 giugno 1933, la Congregazione di Carità emanò il bando per la costruzione del nuovo Policlinico che prevedeva di stanziare complessivamente 150.000 lire per premiare i primi tre elaborati e altre 20.000 per i più convincenti. In origine il nuovo ospedale avrebbe dovuto essere realizzato qui didietro dove oggi c’è il Palazzo Europa, poi si decise di costruirlo dove oggi c’è il Policlinico. Sappiamo che vinse il progetto di Ettore Rossi e che, dopo molte tribolazioni, il cantiere cominciò nel 1939. Nel 1941 la Guerra fermò il cantiere che riprese tra molte vicissitudini nel 1951 per terminato nel 1963. Nell’estate di quell’anno il Vecchio Sant’Agostino fu chiuso una prima volta e tutti i suoi reparti trasferiti al Policlinico. L’apertura del Nuovo ospedale sarà il volano per grandi trasformazioni sul fronte della sanità (in branche come l’epatologia, l’ematologia la neonatologia, l’oncoematologia pediatrica, della chirurgia della mano), delle infrastrutture e dell’urbanistica.

 
 
Ospedale Civile di Baggiovara al giorno d'oggi

Ospedale Civile di Baggiovara
Nonostante l’apertura del Policlinico vi era grande preoccupazione per il numero dei posti letto tanto che, nel 1966, l’Ospedale Civile venne riaperto: entrambi gli ospedali facevano parte degli IOM. Col tempo, la vecchia struttura ducale, più volte rimaneggiata, non era più in grado di rispondere alle sfide della medicina moderna.  Così, tra visione e impegno, prese forma l’idea di un ospedale tutto nuovo, integrato con il territorio e rivolto al futuro, tecnologicamente avanzato e pensato per mettere la persona al centro.   Nel 1993 partirono i lavori per il nuovo complesso a Baggiovara, a pochi chilometri dal centro della Città.  Il 2 giugno 2005 l’Ospedale Civile di Baggiovara aprì le sue porte ai cittadini: moderno, funzionale e immerso nel verde, l'Ospedale era già dotato di sale operatorie all'avanguardia, con la nascita della Chirurgia robotica a Modena, un forte sviluppo dell’ortopedia e una forte vocazione specialistica. Dal 2006 nel nuovo ospedale si trasferì dal Policlinico la Neurologia, attivando tra l’altro il Centro Epilessie. Nei primi anni l’Ospedale è stato gestito dall’Azienda USL di Modena, col nome di Nuovo Ospedale Sant’Agostino – Estense di Baggiovara.   Il 1° gennaio 2019, l’Ospedale è entrato a far parte dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena.

 
 
 
 
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