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Il "caso cardiologia" appartiene al passato

Il Policlinico di Modena
Il Policlinico di Modena

A seguito degli articoli usciti sui media in questi giorni, a corollario del servizio trasmesso da Report ieri sera, domenica 12 aprile, la Direzione generale del Policlinico di Modena precisa quanto segue, senza entrare nel merito del procedimento giudiziario in corso per accertare tutte le responsabilità che hanno condotto alla situazione oggetto del racconto fornito dai conduttori della trasmissione televisiva.
I fatti narrati nel servizio di Rai Tre si riferiscono ad un periodo circoscritto e di oltre cinque anni fa. Dal 2009 e 2010 molte cose sono cambiate. Anche se purtroppo gli strascichi giudiziari ci ricordano che sono state commesse irregolarità di cui risponderanno personalmente gli interessati, anche nei confronti del Policlinico stesso. E’ importante sottolineare che i professionisti inquisiti sono stati tutti via via rimossi e che dal 2012 nessuna delle persone coinvolte lavora nel Reparto di Cardiologia.
Nella Cardiologia operano professionisti affidabili ed esperti, e entro il 2015 il reparto, dall’estate del 2014 rientrato nella sua sede storica totalmente ristrutturata, avrà un nuovo Direttore. Ciò costituisce un preciso impegno della Direzione generale aziendale e di UNIMORE.
Nel frattempo i dati confermano che la Cardiologia è un reparto qualificato e affidabile. Nel 2014 sono stati 1.445 i pazienti seguiti rispetto ai 1.300 pazienti del 2013 (+11%) e i 1.157 del 2012.  Le coronarografie sono state 1.009 (+8%) rispetto alle 938 del 2014 e alle 811 del 2012. Sempre nell’ambito dell’attività del laboratorio di emodinamica, evidente è anche l’incremento delle angioplastiche coronariche, che sono passate dalle 433 del 2012 alle 544 del 2013 (+26%), alle 583 (+7%) nel 2014. Possiamo pertanto affermare con certezza che chi si rivolge alla Cardiologia del Policlinico può farlo nella massima serenità perché la struttura lavora bene in un contesto di rete provinciale.
Questo anche se, purtroppo, a volte affiorano rigurgiti di un passato che non ci appartiene più.
Così come non ci riconosciamo nelle incaute e sconcertanti affermazioni del Presidente dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Modena. Non ci risulta che i concorsi siano decisi da “politici e baroni”. Se il Presidente dell’Ordine è a conoscenza di fatti che sono alla base delle sue dichiarazioni, lo invitiamo a recarsi subito presso la Procura della Repubblica.




 
 
 
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