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La Cardiologia del Policlinico protagonista al Congresso europeo

Presentati studi su aritmie e telemedicina

Giuseppe Boriani
Giuseppe Boriani

La Cardiologia del Policlinico protagonista al Congresso della Società Europea di Cardiologia, dove ha presentato una serie di studi
sull’impatto della telemedicina nella pratica cardiologica, nonché sulla gestione integrata del paziente con problematiche aritmiche e condizioni gravi quali lo scompenso cardiaco o le neoplasie. Il Congresso che si è svolto nelle scorse settimane, in via telematica con più di 39000 partecipanti da tutto il mondo – è il più importante convegno di cardiologia al mondo in termini di partecipanti e qualità delle presentazioni, in quanto ogni anno vengono presentati nuovi studi sulle più rilevanti innovazioni nel settore, nonché vengono periodicamente illustrate le linee guida specialistiche, di grande impatto per la pratica clinica.  
 
Si tratta di una nuova modalità di partecipazione ai convegni e riflette il cambiamento che la pandemia COVID 19  ha indotto nella società,  rendendo agevoli  le modalità il collegamento con mezzi telematici, con importante impatto anche nelle modalità di assistenza ai pazienti - ha affermato il professor Giuseppe Boriani, direttore della Cardiologia del Policlinico che ha poi aggiunto – “Al convegno della Società Europea di Cardiologia abbiamo presentato una serie di studi condotti dal nostro gruppo di ricerca relativamente all'impatto della telemedicina nella pratica cardiologica,  nonché sulla gestione integrata del paziente con  problematiche aritmiche,  una gestione che deve tenere  conto dello scompenso cardiaco delle comorbidità e della correzione dei fattori di rischio cardiovascolare. Sono molto orgoglioso che alcune di queste ricerche sono state presentate direttamente dai miei collaboratori, dal dottor Vincenzo Malavasi per uno studio sulla fibrillazione atriale in cardio-oncologia e dal dottor  Marco Vitolo nel caso uno studio sui biomarkers nella fibrillazione atriale. Entrambi gli studi derivano dall’analisi di un registro multicentrico da me coordinato che ha incluso più di diecimila pazienti. Inoltre, ho avuto l'onore di partecipare all'elaborazione delle nuove linee guida europee sulla l'elettrostimolazione che in modo innovativo propongono nuove modalità di stimolazione del cuore con pacemaker,
sia per la correzione delle bradiaritmie sia per la correzione dello scompenso cardiaco.”
 
Il prof. Boriani ha poi proseguito sottolineando: “Ritengo indispensabile che all'attività clinica venga associata un'attività di ricerca e
ciò lo stiamo insegnando ai nostri medici in formazione, agli specializzandi della scuola di specializzazione in Cardiologia con risultati importanti in termini di qualificazione e riconoscimento nel mondo della ricerca.  Personalmente ho avuto   il piacere di   fare due relazioni ad invito al Convegno, ma devo dire che la più grande soddisfazione è aver ottenuto un premio nei giorni del Congresso, il “Top Reviewer Award” da parte del comitato editoriale della più importante rivista di Cardiologia (“European Heart Journal”), che
ogni anno premia i migliori 20 cardiologi che hanno contribuito al successo della rivista mediante l’impegnativo ruolo di Reviewer, un ruolo importante per ottimizzare la forma e i contenuti delle pubblicazioni scientifiche”.
 
Il prof. Boriani ha poi concluso affermando “Cerchiamo di trasferire l'impegno della ricerca in benefici per i pazienti e sicuramente abbiamo importanti segnali che le terapie innovative ottengono importanti benefici. Lo stiamo riscontrando nello scompenso cardiaco, nella cardiopatia ischemica, nelle aritmie, nella terapia interventistica per le valvulopatie e le linee guida presentate durante il convegno indicano la grande spinta all'innovazione che sta animando il mondo della cardiologia. A noi il compito di mettere in atto i nuovi trattamenti di comprovata efficacia, secondo le indicazioni giuste, al paziente giusto e nel contesto più appropriato.”

 
 
 
 
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