Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Tumore alla prostata: anche l’AOU di Modena tra i centri premiati dalla Fondazione ONDA

Modena tra i 94 CENTRI MULTIDISCIPLINARI CON IL BOLLINO AZZURRO. L’importanza dell’approccio robotico

Stefano Puliatti (Urologia), Francesco Antonio Fidanza (Urologia), Roberto Sabbatini (Oncologia), Salvatore Micali (Urologia), Amedeo Vasile (Coordinatore Infermieristico DH Oncologico).

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è uno dei 94 Centri Multidisciplinari premiati dal Bollino Azzurro 2022-2023 per la lotta al tumore alla prostata, voluto da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Il percorso, che ha come referenti il dotto Francesco Antonio Fidanza, dell’Urologia diretta dal prof. Salvatore Micali, e il dottor Roberto Sabbatini, dell’Oncologia diretta dal prof. Massimo Dominici, hanno ricevuto il premio in virtù della casistica e del consolidato percorso di diagnosi e terapia del tumore del tumore della prostata.
A Modena è attivo un Percorso Diagnostico – Terapeutico (PDTA) consolidato che assicura una presa in carico collegiale. La cerimonia si è svolta stamattina, in modalità virtuale. Quello “azzurro” completa la dotazione di “bollini” dell’AOU di Modena che nel 2021 si è vista confermare il premio di “Ospedali a misura di donna” con 3 bollini al Policlinico e 2 a Baggiovara).

Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali che assicurano un approccio professionale e interdisciplinare nei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati alle persone con tumore alla prostata. Per approfondire si può visitare https://www.bollinirosa.it/bollino-azzurro-centri-multidisciplinari-il-tumore-alla-prostata

L’iniziativa è patrocinata da AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Bayer. Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, che ha come oggetto la salute dell’uomo.

Siamo molto soddisfatti del risultato – hanno commentato il prof. Massimo Dominici e il prof. Salvatore Micali che certifica il grande lavoro effettuato dal Percorso Diagnostico Terapeutico del Tumore della Prostata e che contribuisce ad accendere ulteriormente i riflettori sul tema dei tumori maschili, un problema importante del quale si parla ancora troppo poco.

Il tumore alla prostata è, infatti, una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi.

I pazienti operati ogni anno di prostatectomia dall’Urologia dell’Ospedale Civile sono circa 200, grazie alla consolidata esperienza nella chirurgia robotica che assicura la radicalità oncologica e migliora la continenza e la potenza sessuale post-operatoria. Grazie al robot, infatti, il recupero della continenza, cioè il controllo della minzione è garantito nel 90%, quello della potenza sessuale nell’85%. I pazienti seguiti dal PDTA ogni anno sono circa 500. A questi pazienti verranno offerti trattamenti radioterapici di ultima generazione, percorsi diagnostici che comprendono sia TAC che RM arrivando fino alla PET PSMA. La terapia medica offerta ai pazienti spazia dai trattamenti prescritti nell’ambito delle linee guida nazionali ai trattamenti con farmaci “sperimentali” somministrati nell’ambito di trial scientifici nazionali ed internazionali

“Il PDTA – precisano il dottor Francesco Antonio Fidanza e il dottor Roberto Sabbatiniprevede la discussione multidisciplinare dei casi. Una volta alla settimana, gli urologi e gli oncologi, insieme all’ equipe di Radioterapia del prof. Frank Lohr e quella della Medicina Nucleare del dottor Stefano Panareo a quella di Anatomia patologica, diretta dalla dottoressa Anna Maria Cesinaro e ai radiologi del prof. Pietro Torricelli. Ogni caso, quindi, viene affrontato in modo collegiale, sviscerandone tutti gli aspetti diagnostici, terapeutici e di follow-up nell’ottica di completa presa in carico del paziente.”

Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa malattia, attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo. Gli obiettivi: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con
tumore alla prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.
 
Nella foto da sinistra: Stefano Puliatti (Urologia), Francesco Antonio Fidanza (Urologia), Roberto Sabbatini (Oncologia), Salvatore Micali (Urologia), Amedeo Vasile (Coordinatore Infermieristico DH Oncologico).

 
 
 
 
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