Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Modena partecipa alla stesura delle raccomandazioni della Società Europea di Reumatologia per lo screening e la profilassi delle infezioni

Il professor Marco Sebastiani ha partecipato alla stesura del documento, con particolare riferimento alle raccomandazioni su epatite B e C

Marco Sebastiani
Marco Sebastiani

L'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena ha partecipato alla stesura delle Raccomandazioni della Società Europea di Reumatologia (EULAR)relativa alle profilassi e allo screening delle patologie infettive in pazienti con malattie reumatiche. In particolare, il professor Marco Sebastiani, docente UNIMORE e reumatologo della struttura del Policlinico, diretta dal prof. Carlo Salvarani, ha contribuito in particolare alle raccomandazioni riguardanti i virus dell'Epatite B e C.
 
"La maggior parte delle malattie reumatiche - spiega il professor Marco Sebastiani - tra cui artrite reumatoide, artrite psoriasica, malattie del connettivo e vasculiti, sono malattie cosiddette autoimmuni, derivano cioè da una risposta anomala del nostro sistema immunitario. La terapia consolidata di queste patologie, quindi, si basa sulla somministrazione di farmaci che interferiscono con la reazione immunitaria alla base della malattia e che possono avere effetto immunosoppressivo. Questi farmaci sono efficaci e sicuri, ma devono essere utilizzati solo dopo un attento screening che escluda possibili malattie infettive latenti nel soggetto e che l'immunosoppressione potrebbe riattivare. Per lo stesso motivo in alcune situazioni a maggior rischio occorre effettuare una corretta profilassi verso alcune infezioni che si potrebbero manifestare durante la terapia."
 
L'epatite B è una malattia infettiva che interessa il fegato e ne può provocare l'infiammazione acuta o cronica. L'agente responsabile è un virus, chiamato virus dell'epatite B (HBV), che presenta un pronunciato tropismo per il fegato: una volta penetrato nell'organismo, il virus raggiunge gli epatociti dove avviene l'attività replicativa. Analogamente l'epatite C è una malattia infiammatoria del fegato causata dal virus dell'epatite C (HCV, acronimo dell'inglese Hepatitis C Virus). Entrambe le condizioni possono condurre verso l'epatite cronica, la cirrosi epatica e il cancro del fegato o epatocarcinoma (Video) e rappresentano una fra le principali cause di trapianto epatico nel mondo. Entrambe le infezioni si trasmettono essenzialmente attraverso il contatto con sangue o altri fluidi corporei. Per l'importanza che questi virus presentano a livello di salute pubblica, è attualmente in corso una campagna contro l'epatite C, cui aderisce anche la Regione Emilia Romagna fornendo lo possibilità di uno screening gratuito a tutti gli adulti nati tra il 1969 e il 1989.
  
Le raccomandazioni EULAR derivano dal lavoro congiunto di un team di esperti composto da  reumatologi, infettivologi, pneumologi ed epidemiologi e sono state pubblicate dalla rivista Annals of the Rheumatic Diseases. Esse forniscono,  sulla base delle evidenze scientifiche presenti in letteratura, delle indicazioni condivise sugli accertamenti e sui possibili trattamenti profilattici da eseguire nei pazienti che debbano intraprendere specifici trattamenti farmacologici e sono liberamente consultabili all'indirizzo https://ard.bmj.com/content/early/2022/11/03/ard-2022-223335.long.

 
 
 
 
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