Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Una giornata di informazione e restituzione dei risultati della ricerca svolta a Modena su disturbi cognitivi e demenze

Sabato 26 novembre dalle 8 alle 13 al Centro Didattico

 

Dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, sabato 26 novembre 2022 torna l’incontro La ricerca scientifica su disturbi cognitivi e demenze: dialogo fra ricercatori e e cittadinanza promosso UNIMORE con il patrocinio dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Si tratta di una giornata di informazione e restituzione dei risultati della ricerca svolta a Modena su disturbi cognitivi e demenze con lo scopo di promuovere la conoscenza di queste forme di malattia, favorire il dialogo fra ricercatori e cittadinanza per migliorare la ricerca clinica, ringraziare pubblicamente i partecipanti alla ricerca e promuovere la partecipazione da parte del pubblico alla ricerca clinica, ed incoraggiare il dialogo fra pazienti, famiglie, amministrazioni ed aziende sanitarie, sensibilizzandole al tema. L’evento si svolge nell’Aula Magna del Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico, via del Pozzo 71) dalle 8 alle 13.
 
UNIMORE e AOU di Modena sono  da anni particolarmente attive nel campo dei disturbi cognitivi e delle demenze e solo negli ultimi anni diversi sono stati gli studi di ricerca clinica condotti sui disturbi cognitivi nella malattia di Alzheimer e nella demenza frontotemporale – ha ricordato il prof. Stefano Meletti, Direttore della Neurologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara - i cui risultati sono stati pubblicati in riviste scientifiche internazionali, presentati a congressi, o sono in via di pubblicazione. È intenzione dei ricercatori che
conducono studi di ricerca in questi ambiti quella di restituirne i risultati ai pazienti, alle loro famiglie, alle associazioni, alle amministrazioni, alle aziende sanitarie nel cui contesto questi studi vengono condotti, ed alla cittadinanza".
 
Una prima edizione dell’evento svolta a novembre 2021 aveva riscosso un notevole successo testimoniato da un’affluenza numerosa alla giornata e da commenti positivi da parte di pazienti e familiari, confermando l’esigenza di incontro, sentita da entrambe le parti, tra clinici/ricercatori e pazienti, familiari, associazioni. Il vivo interesse dimostrato dalla popolazione riguardo ai temi trattati “forza”, dunque, i clinici e i ricercatori a continuare a creare spazi dedicati alla condivisione di informazioni scientificamente rigorose e allo stesso tempo fruibili da parte di un pubblico di non-esperti” ha aggiunto la prof.ssa Giovanna Zamboni, Neurologa cognitiva di UNIMORE e dell’AOU di Modena.
 
Come avvenuto nel corso della prima edizione, l’evento rappresenterà un importante momento e luogo di dialogo fra clinici, ricercatori, pazienti, famiglie e associazioni. Questo
dialogo è fondamentale per la buona riuscita di progetti di ricerca attivi o in via di sviluppo, che richiedono la partecipazione attiva e consapevole dei pazienti e dei loro familiari, nonché vitale per la pianificazione della ricerca clinica futura sui disturbi cognitivi, riconoscendo il valore dell’esperienza diretta di malattia come catalizzatore di nuove competenze e preziose intuizioni.
 
La attività di ricerca clinica del Centro di Neurologia Cognitiva è possibile grazie alla generosa disponibilità di partecipazione di numerosi pazienti e dei loro familiari. Chi partecipa a progetti di ricerca clinica lo fa per contribuire a migliorare la conoscenza sulla propria malattia e quindi per aiutare gli altri, spesso con la chiara consapevolezza che non riceverà alcun beneficio diretto. Uno degli scopi principali di questo evento è quello di ringraziare pubblicamente i partecipanti alla ricerca clinica a nome dei ricercatori e di tutta la comunità
scientifica, ma anche a nome delle aziende ospedaliere, delle istituzioni, e di tutta la cittadinanza.
 
La struttura complessa di Neurologia della AOU di Modena (Direttore prof. Stefano Meletti), così come la Neurologia di Carpi (Direttore Dr Mario Santangelo) e delle provincie limitrofe, hanno una lunga tradizione nella diagnosi delle demenze e dei disturbi cognitivi complessi ed atipici, avvalendosi della stretta collaborazione con i centri di Neuroradiologia (Direttore Dr Stefano Vallone), Medicina Nucleare (Direttore Dr Stefano Panareo) e Fisica Sanitaria (Direttore Dr Emanuele Guidi) della AOU. Il loro ruolo fondamentale all’interno della rete dei servizi per la demenza modenese è ben evidenziato anche dalla stretta collaborazione con i servizi territoriali ed in particolare con l’Unità
Operativa Geriatria Disturbi Cognitivi e Demenze dell’AUSL (Direttore dr Andrea Fabbo) come si evince da due Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali interaziendali rivolti, rispettivamente, a pazienti con sospetto di demenza ad esordio tardivo e ad esordio giovanile recentemente adottati nella provincia di Modena. 
 

Programma dell’evento

L’evento avrà inizio alle 9,00 con i saluti delle autorità. La prima sessione si occuperà della presentazione dei risultati di alcuni studi svolti dai ricercatori del Centro di Neurologia Cognitiva e del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di UNIMORE mirati ad individuare i fattori di rischio per il deterioramento cognitivo. Molti di questi studi coinvolgono diverse competenze del Dipartimento, fra cui il centro di Sanità Pubblica diretto dal Prof Vinceti. La seconda sessione affronterà il tema dello studio dell’origine e della gestione dei Disturbi comportamentali: da dove vengono? come trattarli? A questa parte contribuiranno anche la Dr.ssa Neviani della S.C della Geriatria di AOU e il Dr. Fabbo, Direttore dell’Unità Operativa Geriatria Disturbi Cognitivi e Demenze, AUSL Modena.  Dopo la pausa, la terza sessione parlerà degli Sviluppi futuri. Il lavoro di squadra del Centro di Neurologia Cognitiva è recentemente stato coronato da un prestigioso finanziamento del Concilio Europeo per la Ricerca (European Research Council,
ERC) alla Prof.ssa Zamboni. Inoltre nell’ultimo anno la collaborazione del centro con altri ricercatori e scienziati di UNIMORE ha portato anche all’ottenimento di un cospicuo finanziamento da parte del Ministero della Salute sul Piano Operativo per la Salute dedicato all’invecchiamento attivo (responsabile scientifico Prof Caperchione, Dipartimento di Economia) e alla attribuzione di Fondi di Ateneo per la Ricerca Interdisciplinare stanziati dalla Fondazione di Modena (responsabile scientifico Prof Bortolotti, Dipartimento di Scienze della Vita). La chiusura dei lavori è prevista alle ore 12.00 con i ringraziamenti del Prof Meletti e della Dr.ssa Chiari. 

 
 
 
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