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Chirurgia della Mano, due urgenze gestite in contemporanea

Reimpiantato un dito a un uomo di 65 anni e ricostruita l’arteria radiale ed i tendini in una bambina di 9 anni. Entrambi stanno bene

La foto del team
La foto del team

Notte movimentata quella di venerdì scorso, 26 maggio, per l’equipe della Chirurgia della Mano del Policlinico di Modena, diretta dal dottor Roberto Adani. Erano le 20.00 quando, mentre l’equipe di guardia era impegnata nel reimpianto di dell’anulare della mano sinistra per uno strappamento del dito provocato dall’anello incastrato in un gancio, arrivava da Castelfranco Emilia una bimba di 9 anni con l’arteria radiale lacerata al polso da un vetro con severo sanguinamento incontrollabile. È stato quindi necessario aprire una seconda sala di emergenza grazia alla grande capacità di reazione di tutta l’equipe chirurgica, ed in particolare degli anestesisti e del personale infermieristico del Blocco Tecnologico. Entrambi gli interventi sono riusciti e i pazienti stanno bene, la bambina già dimessa ed il signore in dimissione questi giorni. 

“Questo importante risultato – ha commentato il Direttore Generale dell’AOU di Modena, Claudio Vagnini – è stato ottenuto grazie a una rodata organizzazione delle urgenze e alla disponibilità di tutto il personale coinvolto a cui vanno i miei complimenti. Non è scontato riuscire ad attivare in breve tempo una seconda sala di emergenza, utilizzando al meglio i due microscopi chirurgici disponibili, quello della Chirurgia della Mano nella prima urgenza e quello della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva nella seconda. Un valore aggiunto è stata anche la rete della formazione specialistica vista la presenza di uno specializzando della chirurgia plastica nel team della chirurgia della mano nell’ambito della formazione microchirurgica del piano universitario. Un’esperienza importante per il giovane chirurgo e un ausilio importante nel caso specifico. Ancora una volta, chirurghi, anestesisti, e personale infermieristico hanno saputo fare squadra per il bene dei pazienti.” 

La prima urgenza è stata seguita dal dottor Filippo Pantaleoni, insieme all’anestesista Vincenzo Lucio Indirizzi, dell’Anestesia e Rianimazione II del Policlinico, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini, che hanno reimpiantato il dito anulare della mano sinistra in un uomo di 65 anni che aveva strappato il dito a causa di una lesione provocata dall’anello incastrato in un gancio. Il paziente sta bene ed è in dimissione questi giorni.  All’arrivo della bambina il dottor Andrea Leti Acciaro della chirurgia della mano ed il dott. Fabio Gazzotti e del dottor Giuseppe Magni dell’Anestesia e Rianimazione II del Policlinico, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini hanno attivato il personale del Comparto del Blocco Tecnologico ed hanno aperto immediatamente una sala emergenza mano in contemporanea all’altra, con l’assistenza e l’aiuto della dottoressa Maria Concetta Gagliano che stava smontando dalla guardia ed ha invece proseguito il proprio servizio. Il personale del Blocco Tecnologico ha con grande prontezza ed efficienza gestito l’organizzazione della straordinaria e non predeterminabile situazione di assoluta emergenza, anche gestionale.

La lesione all’arteria radiale era molto complessa ed è stata trattata grazie anche al dottor Federico De Maria, Medico in formazione specialistica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, diretta dal prof. Giorgio De Santis, che ha permesso anche l’utilizzo di un secondo microscopio, messo a disposizione dalla Chirurgia Plastica. Alla piccola paziente è stata ricostruita l’arteria radiale pericolosamente sanguinante e riparato il tendine del polso contestualmente lesionato. La bambina sta bene ed è stata già dimessa.  

 
 
 
 
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