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Unimore all'avanguardia nella ricerca sulla medicina sportiva: il Prof. Porcellini presiede il X International Congress Sport Traumatology "The Battle"

L'appuntamento di scena a Castrocaro Terme esplora trattamenti innovativi e prevenzione, con esperti mondiali

Giuseppe Porcellini
Giuseppe Porcellini

Le lesioni acute del complesso articolare della spalla rappresentano una problematica prevalente nella traumatologia ortopedica, con un'incidenza maggiore nei giovani adulti a seguito di traumi diretti o incidenti sportivi.

Questo tema, al centro del lavoro del team guidato dal Prof. Giuseppe Porcellini, Associato di Malattie dell’Apparato locomotore presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto di Unimore, composto da Alessandro Donà, Hajhar Addala, Andrea Giorgini, Gian Mario Micheloni, Luigi Tarallo, sarà, insieme a numerosi altri, al centro del X International Congress Sport Traumatology "The Battle", presieduto dallo stesso Prof. Porcellini e che vede nel comitato scientifico il Prof. Giorgio De Santis, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, e il Prof. Fabio Catani, Ordinario di Malattie dell’apparato locomotore presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell'Adulto di Unimore.
 


Tra le lesioni più frequenti si annoverano le lussazioni dell’articolazione gleno-omerale, acromion-claveare e sterno-claveare, nonché le lesioni alla cuffia dei rotatori. Queste lesioni, benché possano presentarsi in individui non sportivi, sono particolarmente rilevanti negli atleti di sport di contatto ad alto impatto.
La lussazione gleno-omerale rappresenta l'articolazione più soggetta a dislocazioni. La forma traumatica antero-inferiore è la più comune, con un tasso di incidenza più elevato nei pazienti giovani e di sesso maschile.

Le complicanze più temute includono complicazioni neurologiche e instabilità ricorrente. Il rischio di instabilità ricorrente post-dislocazione anteriore può superare il 26%, con diversi fattori di rischio intrinseci ed estrinseci.
In seguito alla prima dislocazione, il trattamento è tipicamente conservativo, con immobilizzazione e riabilitazione fisiatrica. Tuttavia, alcuni autori propongono l'intervento chirurgico immediato per pazienti giovani, specialmente atleti di contatto, mentre altri sostengono la necessità di valutare attentamente la presenza di fattori di rischio predisponenti. Tra i trattamenti chirurgici, si distinguono tecniche di stabilizzazione artroscopica e interventi in open. L'intervento di Latarjet, che prevede il trasferimento dell’apice della coracoide, emerge con risultati clinici ottimali in termini di ritorno allo sport e bassi tassi di recidiva, benché possa limitare l'extrarotazione post-operatoria.


La lussazione dellarticolazione acromion-claveare, comune in giovani attivi e di sesso maschile, rappresenta il 9% delle lesioni acute della spalla negli atleti di sport di contatto. Il trattamento varia a seconda del grado di lussazione, con raccomandazioni in continua evoluzione.
La lussazione sterno-claveare, rara ma potenzialmente pericolosa, può evolvere in instabilità cronica se non trattata adeguatamente. Le opzioni di trattamento includono la chirurgia, con tecniche quali la ricostruzione dell’articolazione sterno-claveare o la resezione della clavicola mediale.


Proprio nell’ottica di una sempre maggiore diffusione dell’expertise raggiunta su questi e a altri temi di fondamentale importanza nella traumatologia sportiva, il X Congresso Internazionale in Traumatologia dello Sport “The Battle”, guidato dal Prof. Porcellini, riveste un ruolo di fondamentale importanza.


Previsto per il 15 e 16 dicembre 2023 presso il Grand Hotel Castrocaro a Castrocaro Terme (FC), si focalizzerà su temi specifici e tecnici nel campo della traumatologia sportiva. Il congresso mira a coniugare conoscenze teoriche e pratiche nella gestione delle lesioni sportive acute, con un particolare accento sulla prevenzione e il ritorno in campo.
Il programma del primo giorno, venerdì 15 dicembre, inizia con dei workshop precongressuali dalle ore 09.00. Queste sessioni preliminari si concentreranno su argomenti specifici e offriranno ai partecipanti l'opportunità di un aggiornamento professionale mirato. La sessione pomeridiana, invece, prevede una serie di interventi e tavole rotonde incentrate sulle patologie muscolari. Gli argomenti trattati spazieranno dalla gestione immediata dell'infortunio sul campo, alle strategie di recupero della forza, fino alla riabilitazione e ai criteri per un sicuro ritorno all'attività sportiva.

Numerosi esperti discuteranno di approcci e tecniche di recupero, mettendo in evidenza l'importanza della collaborazione tra diverse professionalità nel trattamento delle lesioni sportive.
Il secondo giorno, sabato 16 dicembre, si concentrerà sulle patologie articolari. La giornata sarà suddivisa in sessioni tematiche dedicate a spalla, ginocchio e caviglia. Ogni sessione sarà introdotta da una presentazione di un caso clinico, seguita da dibattiti tra ortopedici e fisioterapisti, noti come "Battle". Questo formato interattivo permetterà una discussione approfondita su approcci di trattamento, tecniche chirurgiche e protocolli riabilitativi. Il congresso si chiuderà con un messaggio conclusivo dal presidente, Prof. Porcellini, che riassumerà i punti chiave discussi e le prospettive future nel campo della traumatologia sportiva.


"Sono onorato di presiedere il “
X International Congress on Sport Traumatology”, un evento che si propone di esplorare in maniera approfondita e dettagliata le sfide e le innovazioni nel campo della traumatologia sportiva - ha dichiarato il Prof. Giuseppe Porcellini -. In particolare, quest'anno, ci concentreremo sull'acutezza del trauma articolare, esaminando i percorsi dalla prevenzione al ritorno in campo per gli atleti."


“La nostra agenda
- continua il Prof. Porcellini - è densa di sessioni che si immergono in aspetti cruciali quali la fisiopatologia delle lesioni muscolari e articolari, l'importanza di un accurato inquadramento diagnostico precoce e l'applicazione di protocolli terapeutici basati sull'evidenza. Attendiamo con entusiasmo la partecipazione di esperti di livello mondiale per poter condividere conoscenze che possano arricchire ulteriormente il nostro campo."

 
 
 
 
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