Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Festa del Policlinico di Modena: inaugurazione della mostra "Una storia tante storie" e première del film "La Casa di Ciascuno"

La mostra si svolge dal 16 dicembre 2023 al 4 febbraio 2024. Sabato 16 febbraio alle 16,30 la prima proiezione del film

Il Direttore Generale Claudio Vagnini
Il Direttore Generale Claudio Vagnini

Una Storia, Tante storie questo è il titolo della mostra sui 60 anni del Policlinico di Modena che, insieme al documentario dal titolo La Casa di Ciascuno conclude chiude le celebrazioni dei 60 anni del Policlinico di Modena, cominciate con l’evento ai Giardini Ducali del 18 luglio scorso e il Convegno storico - scientifico del 28 ottobre scorso. 

La mostra verrà inaugurata sabato 16 dicembre 2023 con una piccola cerimonia alle ore 11,00 alla quale seguirà una visita guidata. L’esposizione sarà aperta sino al 4 febbraio 2024 presso il Complesso museale San Paolo di Via Selmi 67 a Modena ed è a Ingresso libero. Il sabato 16 dicembre ci sarà anche la prima proiezione per de La Casa di Ciascuno presso la Sala Truffaut (via degli Abelardi 4). Alle 15,00 è prevista la proiezione per i professionisti e i giornalisti – alla presenza anche di parte del cast - alle 16,30, la prima proiezione dedicata interamente alla cittadinanza. Entrambe le proiezioni sono gratuite.

La storia del nostro Policlinico – ha spiegato il Sindaco e Presidente della CTSS Gian Carlo Muzzarelli – è intrecciata con le tante storie che hanno contribuito allo sviluppo del nostro territorio che ha nella sanità pubblica e nell’attenzione alla salute di tutti uno degli elementi di valore e di eccellenza, insieme, per esempio, all’impulso alla ricerca universitaria e alla formazione. Oggi il Policlinico continua a svolgere questo importante ruolo strategico nell’ambito dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria, che comprende anche l’Ospedale Civile di Baggiovara, e ricordarne i 60 anni di storia significa soprattutto assumere l’impegno a garantire, anche per il futuro, le condizioni per offrire qualità nella cura e valorizzare il lavoro dei tanti operatori che, a tutti i livelli, rappresentano il cuore della nostra sanità”. 

Una mostra che racconta la storia di un presidio di sanità e cura della persona attraverso un importante lavoro di ricerca; la storia del Policlinico è la storia della nostra città, perché il Policlinico è un bene di tutte e tutti, perché la sanità, pubblica, i suoi professionisti sono un patrimonio da difendere e sostenere” – ha aggiunto Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura, Politiche Giovanili, Città universitaria del Comune di Modena. 

La mostra intende ricordare la storia del Policlinico di Modena che ha accompagnato quella degli ultimi sessant’anni della Sanità e, più in generale, della nostra Provincia – ha precisato Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena – Il Policlinico è un patrimonio da far conoscere sia ai cittadini sia alle generazioni future dei professionisti sanitari. Sin dalla sua apertura, infatti, il Policlinico ha costituito un punto di riferimento strategico dell’intero territorio provinciale, grazie all’impulso dato alla ricerca in campo medico e chirurgico, alla formazione dei professionisti che a tutti i livelli hanno consentito una crescita della qualità delle cure e delle terapie a beneficio di tutti. Grazie a queste caratteristiche, è divenuto culla per lo sviluppo di importanti scuole mediche chirurgiche che hanno segnato lo sviluppo della sanità a livello nazionale e internazionale. Dal punto di vista urbanistico e architettonico, poi, il Policlinico di Modena fu un cantiere importante sia per la città che per la sanità modenese. Fu realizzato in un’area che, a quel tempo, era periferica e che oggi rappresenta il cuore della città. La sua costruzione ha portato importanti interventi urbanistici e allo sviluppo edilizio, favorendo a Modena lo sviluppo della ricerca, della didattica e dell’assistenza”

 
La locandina dell'evento

Questi primi sessant'anni di vita del nostro Policlinico sono l'insieme di numerosi eventi, avvenimenti e figure che hanno segnato in modo indelebile la storia della comunità modenese. Il Policlinico di Modena ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della sanità a livello regionale e nazionale, grazie al suo impegno costante nell'assistenza, nella ricerca e nella formazione. La mostra "Una Storia, Tante Storie" offre una panoramica dettagliata e avvincente della storia e del passato dell'ospedale e mette in evidenza l'evoluzione e le trasformazioni nel campo della medicina. Un'esposizione che celebra l'eredità del Policlinico e il suo impatto significativo sulla vita delle persone e che offre un doveroso tributo a quanto il Policlinico simboleggia per la nostra società." Ha ricordato Giorgio De Santis, Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di UNIMORE 

Con questa mostra siamo felici di partecipare al racconto di una storia così importante per Modena, in rete con tutte le realtà coinvolte. Le vicende del Policlinico, del suo cantiere, ma anche delle persone e delle rivoluzioni piccole e grandi che lo hanno attraversato. A partire da alcune pietre miliari, come la nascita del Sistema Sanitario Nazionale o la donazione di Enzo Ferrari. Storie che si intrecciano con il più ampio panorama nazionale e che FMAV è felice di poter aiutare a valorizzare con questo progetto”. Ha spiegato Donatella Pieri, Presidente FMAV Fondazione Modena Arti Visive e Fondazione AGO. 

La storia del Policlinico – dichiara l’autore e regista Francesco Zarzana – si intreccia simbolicamente con le storie degli ospedali di tutto il mondo e rappresenta, come dice il titolo, la casa di ciascuno. Per me è stato un privilegio lavorare a questa opera e sono onorato che la scelta si sia orientata su di me, ma è stato un grande gioco di squadra tra il mio comparto tecnico-artistico e l’Azienda ospedaliera. Nel mediometraggio, della durata di circa 50 minuti, non seguo cronologicamente la storia del Policlinico ma con salti temporali cerco di far conoscere come sarà la sanità modenese del futuro, ovviamente con una ottica artistica. Per le brevi parti di fiction ho scelto il piccolo Enea Sala che è ormai diventato una piccola star della nostra città e Sophie Valloire, attrice francese dalle grandi doti espressive e che ci farà comprendere la quotidianità di un medico, oltre a internazionalizzare la nostra opera che vuole superare i confini cittadini. La voce narrante è di Francesca Colapietro, conosciuta al grande pubblico televisivo per il suo ruolo nella soap ‘Un posto al sole’ di Rai 3”.

 

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa

Una storia, Tante Storie

La mostra è prodotta da Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, in collaborazione con Comune di Modena, Modena City of Media Arts, FMAV Fondazione Modena Arti Visive. È stata ideata dal Servizio Comunicazione e Informazione dell’AOU e il progetto espositivo è realizzato da Andrea Cavani, Francesco Boni, Ilaria Lusetti insieme a Daniele De Luigi, Luca Monzani di FMAV Fondazione Modena Arti Visive.

La mostra si tiene dal 16 dicembre 2023 al 4 febbraio 2024 presso il Complesso museale San Paolo di Via Selmi 67 a Modena ed è a Ingresso libero. Sarà aperta tutti i sabati (10-13/15:30-18:30) e le domeniche (15:30-18:30) con alcune aperture straordinarie per le feste natalizie. Gli orari completi sono consultabili su www.aou.mo.it/Policlinico60

L’Azienda ha previsto anche alcune visite guidate, a cura del Servizio Comunicazione e Informazione, gratuite e prenotabili secondo le indicazioni presenti sul sito.  

La mostra è divisa in due sezioni principali. Nella prima è raccontata la storia del progetto e del cantiere del Policlinico dalla data del bando per la sua realizzazione (1933), sino alla sua apertura nel 1963. In questa sezione è presente anche un plastico che rivede in chiave contemporanea quello realizzato nel 1963.La seconda con una serie di immagini che raccontano tante storie unite tra loro dal Policlinico di Modena, una scansione di date e immagini che vuole accompagnare il visitatore negli anni del Secondo Dopo Guerra e del grande sviluppo sociale e scientifico che ha interessato il nostro Paese. I pannelli raccontano gli eventi più importanti dei sei decenni di vita del Policlinico, dalla nascita del Servizio Sanitario Nazionale alla donazione della prima risonanza magnetica da parte di Enzo Ferrari. Questa cronologia non vuole essere esaustiva ma è una selezione sono una selezione di momenti che riguardano persone e passaggi importanti nella storia della sanità e che potrà essere integrata in corso d’opera da eventuali immagini donate dai cittadini. In questa sezione sono presenti alcune teche che ospitano oggetti e documenti d’epoca 

 

Il nuovo plastico del Policlinico di Modena
Il nuovo plastico del Policlinico di Modena

La Casa di Ciascuno

Il Docufilm “La Casa di ciascuno” è prodotto da Progettarte in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e sceneggiato dall’autore e regista Francesco Zarzana.

Il cast vede, tra gli altri, la partecipazione dell’attrice francese Sophie Valloire e del piccolo Enea Sala, protagonista del film Rapito di Marco Bellocchio che farà un piccolo “cameo”. La voce narrante è dell’attrice Francesca Colapietro, una delle protagoniste della soap “Un posto al sole” di Rai 3. Partendo dai 60 anni di storia del Policlinico, il film guarderà al futuro della Sanità dei prossimi decenni.

L’obiettivo è raccontare per immagini e interviste la storia delle donne e degli uomini che hanno lavorato e lavorano al Policlinico, l’evoluzione della scienza medico-chirurgica e delle tecnologie che in questi decenni hanno profondamente cambiato la medicina e l’assistenza. 

Sophie Valloire, attrice francese che alterna cinema e teatro, recentemente impegnata a teatro ne “La Noce” di Bertold Brecht, mentre per il grande schermo ha partecipato a tre film, uno dei quali “Victor Hugo, La bataille d’Hernani”. Francesco Zarzana, scrittore, drammaturgo e regista, è autore di tredici libri, di cui due pubblicati in Francia. Per il teatro ha diretto sette opere e ha scritto dieci testi di cui tre in francese. Per il cinema ha scritto e diretto tre lungometraggi, di cui uno proiettato al Festival del Cinema di Cannes nel 2016, e quattro cortometraggi. 

 
 
 
 
 
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