Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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Policlinico di Modena: 60 anni nel cuore della Sanità Modenese

Nel 1963 apriva il Nuovo Policlinico: il ricordo del passato per costruire il futuro

Barbi, Porro, Bortolamasi, Muzzarelli, Vagnini, Broccoli
Barbi, Porro, Bortolamasi, Muzzarelli, Vagnini, Broccoli

Nel luglio 1963 si completò il trasferimento dei reparti dal vecchio ospedale Sant’Agostino al Nuovo Policlinico di via del Pozzo che  uest’anno festeggia quindi i suoi primi 60 anni. L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, col patrocinio del Comune di Modena ha quindi organizzato una serie di iniziative per ricordare un traguardo importante che segna un punto di arrivo ma che, soprattutto, è un viatico per gli sviluppi futuri.

Primo appuntamento è martedì 18 luglio alle 21,30 con un regalo di compleanno speciale di Andrea Barbi, Andrea Mingardi e Marco Ligabue: nell’ambito della kermesse I Giardini d’estate, infatti, gli artisti hanno voluto donare al Policlinico il loro spettacolo SALUTAMI IL MARZIANO. All’evento – che sarà trasmesso in diretta su TRC - parteciperà anche il maestro Maurizio Tirelli. La scelta della data di luglio non è casuale: il 17 luglio del 1963, infatti, alle ore 8,30 nacque il primo bambino al Policlinico, mentre l’Ostetricia stava ancora terminando il trasferimento. Poco prima, alle 7, era nato l’ultimo bambino all’Ospedale Sant’Agostino.

La festa dei Giardini Ducali aprirà una serie di iniziative che vogliono valorizzare il passato con lo sguardo rivolto al futuro: il 28 ottobre l’Aula Magna del Centro Didattico Interdipartimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia ospiterà il Convegno Policlinico
di Modena, 60 anni nel cuore della Sanità modenese; a partire dal 24 novembre sino al 4 febbraio, il Complesso San Paolo ospiterà una mostra non solo fotografica sulla storia edilizia, scientifica, tecnologica e umana dell’ospedale. Alla mostra sono collegati una serie di incontri aperti alla cittadinanza che vogliono illustrare aspetti storici e lo stato dell’arte rispetto a temi specifici della Sanità.

“Il nostro Policlinico – ha commentato il Sindaco e Presidente della CTSS Gian Carlo Muzzarelli negli anni è diventato riferimento strategico dell'intero territorio provinciale, grazie all’impulso della ricerca universitaria, alla formazione e ai professionisti che a tutti i livelli hanno consentito una crescita del livello di offerta della sanità. Oggi il Policlinico svolge questo importante ruolo strategico nell’ambito dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria che comprende anche l’Ospedale Civile di Baggiovara. Insieme, i due  stabilimenti sono riferimenti per la salute non solo del nostro territorio.”

In questa data – ha aggiunto il Direttore Generale Claudio Vagninivogliamo ricordare tutto quello che è stato fatto in questi anni che costituiscono la base degli sviluppi futuri. Tutte le iniziative che abbiamo organizzato hanno una doppia valenza, quella della celebrazione di una storia gloriosa e quella di una forte spinta verso le sfide della Sanità del Terzo Millennio. È importante che ognuno di noi porti avanti il valore e l'esperienza che questa realtà ha creato: la nostra Azienda funziona solo se i propri operatori credono in quello che fanno tutti i giorni. Desidero ringraziare l’Amministrazione comunale per la grande sensibilità dimostrata su questo tema e gli artisti per aver accettato di dedicare il loro tempo alla festa del Policlinico”.

"Il Policlinico di Modena svolge da 60 anni un ruolo di vitale importanza nel nostro sistema sanitario – ha evidenziato il Magnifico Rettore di UNIMORE Carlo Adolfo Porro - evolvendosi e innovando nel tempo per fornire assistenza e supporto costante alla nostra comunità. Il suo indissolubile legame fin dalla nascita con la Facoltà di Medicina del nostro Ateneo, il suo profondo radicamento nella città e territorio e la costante aspirazione al progresso sono la testimonianza di un impegno senza pari. Questo anniversario non è solo un'occasione per riconoscere e celebrare i successi passati, ma anche per proiettarsi verso il futuro, continuando a puntare sull'eccellenza sanitaria e sulla ricerca e allo stesso tempo rinnovandone le strutture e infrastrutture per renderle pienamente adeguate agli standard qualitativi oggi indispensabili. È quindi fondamentale valorizzare l'opera di tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono a renderlo il punto di riferimento che è oggi e contemporaneamente guardare avanti, preparandoci a rispondere alle sfide sanitarie che ci aspettano nel Terzo Millennio"

"I primi sessant'anni del Policlinico – ha confermato l’Assessore alla Cultura, Politiche Giovanili, Città universitaria del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi - meritavano un programma di iniziative articolato, che unisse diversi linguaggi culturali, per offrire alla nostra comunità cittadina diversi appuntamenti. Il Policlinico è un bene di tutta la comunità e tale deve continuare ad essere, abbiamo pensato e organizzato questi appuntamenti, anche per questo motivo: un luogo identitario della nostra città, di cura e assistenza, che merita di esser celebrato con lo sguardo però rivolto al futuro".

Avevamo chiaro sin  dall’inizio – ha commentato il Direttore Amministrativo Lorenzo Broccoli che le celebrazioni per questo anniversario dovevano essere uno sguardo al passato per progettare il futuro. Da un lato dovevano ricordare l’importanza del Policlinico, e soprattutto delle donne e degli uomini che vi hanno lavorato, per la sanità non solo cittadina. Dovevamo farlo con lo scopo di fornire alle nuove generazioni un modello di valori di riferimento che fossero il viatico per gli sviluppi futuri. D’altro canto, questo anniversario doveva mostrare alla cittadinanza che le conquiste scientifiche sono frutto di grande lavoro e non vanno mai date per scontate e, al contrario, vanno sostenute facendo squadra. Infine, siamo stati convinti da subito che tutta questa  operazione dovesse essere condotta con la massima sobrietà. Tutte le iniziative che abbiamo progettato sono state pensate con questa chiara filosofia”.

"Sono contentissimo e orgoglioso – commenta il conduttore televisivo Andrea Barbi che il Comune di Modena e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria mi abbiano scelto per sottolineare dal vivo e in diretta TV l’importanza di questo anniversario per tutta la cittadinanza. Ho voluto coinvolgere i miei compagni di viaggio, Andrea Mingardi e Marco Ligabue, un Bolognese e un Reggiano, che mi sono sempre vicini nel seguire importanti cause sociali e che in questo caso possono sottolineare l’importanza che il Policlinico ha anche fuori dalla Provincia di Modena. Li ringrazio per la disponibilità, come ringrazio il Maestro Maurizio Tirelli per la sensibilità. Saremo in diretta TV su TRC e quindi mi aspetto tanta interazione anche con il pubblico da casa.”

 

Le iniziative

18 luglio SALUTAMI IL MARZIANO

18 luglio 2023 - Alle  21,30 nell’ambito della kermesse I Giardini d’estate con lo spettacolo SALUTAMI IL MARZIANO di Andrea Barbi, Andrea Mingardi e Marco Ligabue. All’evento – che sarà trasmesso in diretta su TRC - parteciperà anche il maestro Maurizio
Tirelli. L’idea di cominciare con un evento “mondano” nasce dalla  consapevolezza che il Policlinico di Modena ha attraversato la storia della città non solo dal punto di vista scientifico e sanitario. Anzi, si può dire che le finestre del “gigante” di via del Pozzo hanno osservato sessant’anni di profondi cambiamenti nella storia urbanistica, sociale, culturale di costume della nostra città. Il Policlinico aveva appena tre anni quando nel 1966 Lucio Battisti e Mogol composero 29 settembre portato poi al successo da un gruppo come l’Equipe 84 nel 1967 per diventare il manifesto italiano della musica beat di cui Modena è considerata la “capitale italiana”. Il grande ospedale ha assistito a tutti gli eventi più importanti degli ultimi sessant’anni della storia cittadina, molti dei quali vissuti da protagonista.

28 ottobre 2023 – Convegno Policlinico: Sessant’anni nel cuore della sanità modenese. L’evento si terrà nell’Aula Magna del Centro Didattico della Facoltà di Medicina e Chirurgia, sarà aperto a tutti. Il Policlinico di Modena è da 60 anni nel cuore della città sia in senso strutturale, in quanto edificato all’interno della città stessa, sia in senso sociale, in quanto sin dalla progettazione della sua costruzione ha visto impegnate le forze politiche, il Ministero, il Comune, l’Università e la cittadinanza tutta attraverso diverse congregazioni. È nel cuore della Sanità Modenese anche per i grandi traguardi scientifici e di buona cura raggiunti attraverso l’evoluzione delle scuole mediche che dal 1963 ad oggi si sono distinte in qualità e capacità di ricerca scientifica. Pertanto, il Policlinico è un patrimonio da far conoscere ai cittadini per fornire le basi culturali per le generazioni future dei professionisti sanitari col ricordo della qualità raggiunta sia nelle cure, sia nelle scuole mediche che hanno dimostrato nel tempo una grande capacità di insegnamento. Il convegno, attraverso il racconto della storia dell’ospedale e delle donne e degli uomini che hanno contribuito alla sua crescita, rappresenta l’occasione per celebrare l’evoluzione scientifica, sociale, culturale e urbanistica della sanità  modenese.

1° dicembre 2023 - 4 febbraio 2024 - Nella prestigiosa sede del Complesso e Chiesa di San Paolo in via Francesco Selmi 67 a Modena si terrà una Mostra fotografica ma anche di oggetti sulla storia dell’Ospedale.  La mostra sarà un percorso tra i vari aspetti: edilizia, urbanistica, storia della Sanità, evoluzione scientifica e di costume, con uno sguardo sul futuro. La scelta del Complesso San Paolo è motivata anche dalla possibilità di avere a disposizione il chiostro e un’altra sala dove predisporre momenti seminariali aperti alla cittadinanza per trattare temi correlati, con la formula del Caffè scientifico. In questi incontri, uno o più esperti, intervistati da un giornalista, interagiranno con il pubblico su temi che dalla storia dell’ospedale porteranno a raccontare l’attualità. Questi eventi potranno essere ripresi e trasmessi poi sui canali social aziendali. L’impostazione degli incontri vuole essere di public history, cioè aperta alla massima interazione col pubblico.

 

Approfondimenti

 
 
 
 
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