Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena
 
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No a mistificazioni e propaganda antiscientifica

La divulgazione di contenuti ampiamente dimostrati falsi e artefatti è un pericolo per la salute delle comunità

L'Azienda USL di Modena e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, a nome delle propria comunità di professionisti impegnati nell’assistenza sanitaria contro le malattie infettive, nella promozione e nella pratica vaccinale, oltre che nel proprio ruolo istituzionale, stigmatizzano ogni forma di mistificazione e di propaganda antiscientifica come la campagna antivaccinista apparsa il 19 febbraio 2018 a firma di “Riprendiamoci il pianeta” e la proiezione del film 'Vaxxed' -il cui autore è stato radiato dall’Ordine dei Medici britannico.

La diffusione di tali contenuti, che fa leva su false informazioni in grado di disorientare immotivatamente i cittadini in un ambito di grande rilevanza per la sanità pubblica, non può che preoccupare fortemente chi si occupa della tutela della salute del singolo bambino e della collettività. Si tratta di contenuti ampiamente dimostrati falsi e artefatti, la cui diffusione rappresenta un pericolo per la salute delle nostre comunità, che Azienda USL e Azienda Ospedaliero Universitaria sono quotidianamente impegnate a contrastare con l'attività informativa svolta quotidianamente dal proprio personale in tutte le sedi e nelle forme che sono loro legittimamente proprie, in collaborazione con le altre Istituzioni.

L’applicazione di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in tema di prevenzione vaccinale, basata su inoppugnabili evidenze scientifiche e su milioni di vite salvate nel mondo, rappresenta un dovere etico e deontologico per le Aziende sanitarie che hanno nella tutela della salute pubblica il proprio mandato istituzionale, così come la corretta informazione scientifica in tutte le pratiche cliniche.
Tale informazione rivolta alle famiglie e alla comunità dai propri professionisti, rischia di essere resa meno efficace nei propri risultati da strumenti e campagne di disinformazione come quella presente nei manifesti e nella pellicola citata, che sono state già ampiamente censurate dal mondo scientifico internazionale, e che auspichiamo non trovino alcuno spazio in grado di amplificarne i messaggi antiscientifici e dannosi per l’intera comunità.

 
 
 
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