Dal 2014 è attivo presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) delle neoplasie del pancreas "Punto Pancreas". "I PDTA - spiega il Prof. Di Benedetto Direttore dell'U.O. Complessa di Chirurgia Oncologica Epato Bilio Pancreatica e Trapianti di Fegato - sono modelli multidisciplinari e multiprofessionali costruiti sulla base delle linee guida riconosciute dal mondo scientifico. Hanno pertanto lo scopo di adattare i contenuti delle linee guida internazionali al contesto locale per migliorare ed elevare lo standard della pratica clinica".
Il gruppo di lavoro del Punto Pancreas è costituito da medici specialisti nella patologia pancreatica di vari settori: Radiologi, Oncologi, Chirurghi, Radioterapisti, Anatomo-Patologi, Endoscopisti, Gastroenterologi, Nutrizionisti, Psicologi e i Reparti di Medicina Interna, MIAC e di Pronto Soccorso dell'Azienda. "Fondamentale, inoltre, l'ambiente costruito dalla Direzione Ospedaliera, che tramite l'unione delle Aziende Policlinico e Baggiovara ha saputo valorizzare il lavoro dei professionisti ottimizzando le risorse" - commenta il Prof. Di Benedetto. "Desidero ringraziare tutti i componenti del gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dal Dott. Ballarin, che hanno permesso la realizzazione di un strumento così importante per il territorio grazie alla loro professionalità".
"Fin dall'inizio - spiega il dott. Roberto Ballarin, coordinatore del PDTA/Punto Pancreas - ci eravamo posti gli ambiziosi obiettivi di creare un percorso di elevata specializzazione, incrementare la qualità dell'assistenza, migliorare i risultati oncologici dei pazienti e promuovere la sicurezza, aumentando così la soddisfazione dell'utenza con l'ottimizzazione dell'uso delle risorse". Il gruppo di lavoro collabora in costante sinergia con i Medici di Medicina Generale del Territorio Modenese per creare un legame tra l'Ospedale e la popolazione, offrendo l'opportunità di ottenere precocemente diagnosi e trattamento della patologia pancreatica.
Questi obiettivi iniziali si sono effettivamente trasformati in risultati concreti. In questi dieci anni il Team multidisciplinare ha preso in carico 2460 pazienti con sospetta o accertata diagnosi di tumore del pancreas. La cittadinanza ha inoltre potuto avvalersi di trattamenti tempestivi: sono stati rispettati infatti i tempi di attesa Regionali per gli interventi chirurgici oncologici (entro 30 giorni dalla diagnosi) e, attraverso un percorso dedicato costruito in collaborazione con i reparti di Radiologia ed Endoscopia Digestiva, è stato garantito nella maggior parte dei casi un esame strumentale di secondo livello (TC, RMN, PET) e/o endoscopico entro 7 giorni dalla discussione collegiale. Fondamentale nel percorso il ruolo dell'Endoscopia Digestiva del Policlinico, la cui Responsabile dal 2019 è la Dott.ssa Helga Bertani, con oltre 900 procedure epatobiliari e pancreatiche eseguite solo nel corso del 2024.
"In questi 10 anni di attività la Radiologia - commenta la Prof.ssa Anna Rita Pecchi - ha collaborato attivamente con l'esecuzione o la rivalutazione della documentazione radiologica di ognuno dei pazienti discussi nel PDTA sostenendone il percorso assistenziale, contribuendo inoltre anche alla crescita formativa e scientifica del gruppo. Il percorso si rivolge anche a coloro che al momento della diagnosi non possono essere trattati chirurgicamente, offrendo tutte le terapie oncologiche e i protocolli radioterapici più avanzati".
I pazienti che accedono al percorso sono inoltre supportati dal punto di vista dello studio nutrizionale e psicologico, grazie alla collaborazione dei Servizi di Malattie del Metabolismo e di Psicologia.
L'assistenza psicologica è inoltre offerta anche ai loro familiari, per garantire una cura integrata di tutte le persone coinvolte nel processo di cura.
"Sempre nel 2014 - spiega il Prof. Di Benedetto - è iniziata l'attività di chirurgia mini-invasiva robotica che ha consentito di eseguire 175 interventi di tipo resettivo utilizzando il Robot Da Vinci. Questa tecnica consente di eseguire tutti i tipi di interventi sul pancreas, permettendo ai pazienti una breve degenza e una riduzione delle complicanze post-operatorie. Con i nostri risultati contribuiamo al Registro Italiano (IgoMIPS) ed Europeo (E-MIPS) della chirurgia mininvasiva pancreatica, per migliorare le conoscenze in questo ambito attraverso la condivisione dei dati internazionali. In questo particolare setting di interventi l'UO di Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica di Modena si colloca t a i centri a più elevato volume in Italia (fonte: Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas)" .
Inoltre il Prof. Di Benedetto è coordinatore del gruppo di studio sulla chirurgia pancreatica della società scientifica International Society of Liver Surgeons (ISLS).
"Per la cittadinanza è inoltre attivo un ambulatorio dedicato alle patologie borderline del Pancreas (Ambulatorio CH270), cioè patologie del pancreas, come gli IPMN (neoplasie intraduttali mucinose papillari), a rischio di degenerare in tumore maligno del pancreas, che ad oggi ha già erogato 1960 prime visite e visite di controllo e con attualmente 920 pazienti in sorveglianza attiva", commenta il Dott. Ballarin.
Da ottobre 2022 infine il gruppo multidisciplinare partecipa in collaborazione alla UO di Oncologia diretta dal Prof Dominici al Registro Italiano del Cancro Familiare del Pancreas (IRFAPC) insieme ad altri 32 Centri in Italia. Ad oggi sono 29 i pazienti in sorveglianza attiva presso l'ambulatorio per lo studio dei Tumori Familiari. Questo percorso consente ai pazienti con riscontro di varianti genetiche a rischio di sviluppare la malattia di accedere a una stretta sorveglianza clinico-strumentale, per l'identificazione precoce di una eventuale insorgenza di neoplasia del pancreas.
"Dieci anni rappresentano un traguardo importante per il nostro PDTA Punto Pancreas ed anche per noi oncologi, con colleghi Gelsomino, Spallanzani, Salati, Clo, Leporati, Riccò, Natalizio e Luppi, che lavoriamo quotidianamente per garantire ai pazienti le cure mediche più appropriate, anche nei casi di prognosi particolarmente severa - sottolinea il Prof. Massimo Dominici, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia e della Cattedra di Oncologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia. - Abbiamo inoltre posto grande attenzione agli aspetti nutrizionali, in collaborazione con la Dott.ssa Menozzi e Dott. Valoriani. In questo percorso stiamo anche esplorando nuove frontiere nella diagnostica molecolare e, a giugno, daremo avvio a uno studio di fase I di terapia genica, il primo mai condotto nell'uomo. Dopo dieci anni di lavoro, credo siamo riusciti a integrare un'assistenza di elevato livello chirurgico, medico, endoscopico, radiologico e radioterapico con nuove strategie di diagnosi e cura del tumore pancreatico: un traguardo importante, che rappresenta anche l'inizio di una nuova fase"