ingresso 32, piano rialzato
Informazioni
059 4222330 da lun a ven 8.00-13.00, sab 8.00-12.00
Segreteria
da lun a ven 7.30-13.30
Reparto
da lun a ven 7.30-19.30
Caterina Caputo Biologa
Alessandra Casolo Medico
Pietro Ghedini Medico
Antonella Iudicello Radiofarmacista
Giacomo Lima Medico
Lucia Massi Medico
Alberto Romani Chimico
Alessandra Zocco Coordinatore Tecnico
Descrizione generale
L’attività della Struttura Complessa di Medicina
Nucleare si articola nei due ambiti diagnostico e terapeutico, e prevede la
somministrazione di radiofarmaci, composti chimici contenenti un atomo
radioattivo (o radionuclide) che si distribuiscono a livello dell’organismo in
modo differente per caratteristiche biologiche e metaboliche.
A differenza di tecniche diagnostiche quali TAC,
RMN e RX, indagini di questo tipo forniscono informazioni funzionali, consentendo
di verificare la funzionalità delle diverse strutture anatomiche e di evidenziarne
eventuali patologie.
Oltre alle indagini diagnostiche convenzionali o
tradizionali, che includono gli esami scintigrafici e tomoscintigrafici (SPET),
nella Struttura di Medicina Nucleare viene svolta anche attività di diagnostica
PET/TC, utilizzando sia radiofarmaci di uso clinico consolidato, sia radiofarmaci
di recente introduzione.
Ad eccezione dei radiofarmaci contenenti radionuclidi a più lunga emivita
di decadimento radioattivo, gli altri radiofarmaci vengono preparati nella Radiofarmacia
della struttura di Medicina Nucleare, al fine di ottenere un prodotto conforme a
standard di qualità, sicurezza ed efficacia.
Principali trattamenti
Le indagini diagnostiche convenzionali eseguite
sui diversi distretti dell’organismo includono:
- apparato cardiaco: SPET miocardica da sforzo o con test
farmacologico, SPET miocardica di perfusione a riposo;
- apparato osteo-articolare: scintigrafia ossea totale corporea,
trifasica o polifasica;
- apparato gastro-enterico: scintigrafia epatica, SPET epatica, scintigrafia
epato-biliare sequenziale, delle ghiandole salivari, per la ricerca di lesioni
angiomatose,
SPET per la ricerca di lesioni angiomatose, scintigrafia con emazie marcate;
- apparato urinario: scintigrafia renale e renale sequenziale;
- apparato respiratorio: scintigrafia polmonare perfusionale;
- sistema endocrino: scintigrafia tiroidea, delle paratiroidi, total
body con 131I-Na, surrenalica corticale;
- sistema nervoso: scintigrafia per lo studio di patologie neurologiche
associate a disturbi del movimento.
Inoltre, in campo oncologico viene effettuata
la scintigrafia per la ricerca del linfonodo sentinella nei melanomi, per la
ricerca del linfonodo sentinella nel tumore della mammella, dei feocromocitomi,
paragangliomi, chemodectomi e ganglioneuromi.
La PET (tomografia a emissione di positroni) di norma associata a TC
non-diagnostica usata per migliorare la qualità delle immagini, permette
di studiare le variazioni del metabolismo o dell’espressione recettoriale delle
cellule.
Trova
applicazione in campo oncologico, fornendo
informazioni relative all’estensione di malattia, alla prognosi e alla risposta
alla terapia, ma anche nello studio delle demenze, delle epilessie e di alcune forme infettivo/infiammatorie.
All’interno della
Struttura è presente la Radiofarmacia,
laboratorio in cui sono prodotti i radiofarmaci, articolata in tre zone
principali:
- ricostruzione
dei radiofarmaci da kit, impiegati nelle scintigrafie e tomoscintigrafie;
- preparazione
dei radiofarmaci estemporanei, impiegati nella PET/TC;
- marcatura
del materiale autologo (appartenente allo stesso organismo del soggetto o
parzialmente).
A queste zone si
aggiunge quella dedicata al Controllo di Qualità dei radiofarmaci, in cui tutte
le preparazioni sono certificate prima della somministrazione al paziente.
Attività
didattica
L’attività didattica e
tutoriale è rivolta agli studenti dei Corsi di laurea di Medicina e Chirurgia,
in Tecniche di Radiologia medica per immagini e Radioterapia, in Tecnici di
fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare, in Scienze Infermieristiche
e alle Scuole di specializzazione in Chirurgia toracica, Gastroenterologia,
Geriatria, Neurologia, Oncologia, Otorinolaringoiatria, Radiodiagnostica,
Radioterapia.
Attività di ricerca
L’attività di ricerca e di collaborazione con altre U.O. e
strutture è testimoniata dalle pubblicazioni scientifiche prodotte, dalla
partecipazione a Congressi scientifici e a Corsi di formazione e dai
finanziamenti per programmi di ricerca ottenuti da Enti.
Esecuzione esami
Per rari esami medico-nucleari è necessario il digiuno o può esserlo la sospensione di farmaci e pertanto il paziente è tenuto a seguire con attenzione le istruzioni specifiche per il tipo di indagine richiesto consegnate all’atto della prenotazione. La durata dell’esame può variare da alcuni minuti ad un’ora. Alcuni esami iniziano direttamente dopo l’iniezione, altri invece richiedono un intervallo di tempo variabile da pochi minuti, ad alcune ore o in rari casi dei giorni tra l’iniezione e l’esecuzione della scintigrafia; per questo motivo, a seconda dell’esame richiesto il paziente dovrà attendere per il tempo necessario, o tornare per più giorni.
Radiazione rischi
L’esposizione alle radiazioni che deriva dagli esami medico-nucleari è in ambiti del tutto accettabili e la radioattività introdotta, inoltre, si riduce progressivamente sia per il decadimento radioattivo che per l’eliminazione attraverso urine, feci, ecc. Inoltre viene posta molta cura nel prendere ogni precauzione affinché l’esposizione alle radiazioni sia ai livelli più bassi possibili compatibili con l’esecuzione dell’indagine e giustificata dal beneficio di una diagnosi precoce ed accurata non ottenibile con altre metodiche.
Gravidanza
Le indagini medico-nucleari non possono, di norma, essere effettuate in caso di gravidanza in atto: l’indagine può tuttavia essere eseguita quando dichiarata indispensabile dal medico curante e stabilito che il rischio di non ottenere la diagnosi necessaria sia maggiore di quello derivante di una pur minima irradiazione fetale.
Allattamento
Di norma è necessario sospendere l’allattamento al seno materno per un tempo sufficiente perché la radioattività nel latte si riduca a valori trascurabili.
Precauzioni per i famigliari
Nonostante il paziente una volta sottoposto a un’indagine medico-nucleare diventi una fonte di radiazioni, il rischio per i familiari si può considerare trascurabile poiché basta mantenere una distanza adeguata per abbattere la dose. Il medico nucleare consiglierà, comunque, il tempo necessario ad evitare lo stretto e prolungato contatto soprattutto con i bambini e le donne in gravidanza.
Cosa portare – Cosa comunicare
Il giorno dell’esame il paziente dovrà portare tutta la documentazione di cui è in possesso (precedenti esami, cartelle cliniche ecc.), per permettere al Medico Nucleare di valutare l’indicazione all’esame e di fornire al medico richiedente la risposta più appropriata al quesito clinico posto.
Al momento della dimissione viene consegnata al paziente una relazione clinica, indirizzata al medico curante, che contiene i principali dati clinici che hanno caratterizzato il ricovero, le indicazioni terapeutiche, sul modello di vita e sulla dieta da seguire, lo schema dei controlli programmati e di quelli successivi che sono consigliabili. Viene attivata la “dimissione protetta” per pazienti con particolari condizioni socio-ambientali e sanitarie. Al momento della dimissione i farmaci (di fascia A) prescritti nella lettera di dimissione potranno essere ritirati presso la Farmacia interna che si trova al Piano Terra, ingresso 3.
Chi desidera esprimere un suggerimento, un elogio, un reclamo, attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico, o chiedere informazioni può rivolgersi all'URP che è situato al piano terra ingresso 1
Tel. 059 4222333 dal lun al ven ore 8.30-13.30
e-mail all'indirizzo: poliurp@aou.mo.it
Le segnalazioni possono anche essere inoltrate attraverso il modulo di segnalazione presente nelle cassette collocate nei diversi punti dell'Ospedale.
Il radiofarmaco più comunemente impiegato è il fluorodesossiglucosio,
indicato nella diagnosi di neoplasie, nella valutazione della risposta alla terapia e
studio di alcune forme infettivo/infiammatorie, come febbre di origine sconosciuta,
vasculiti, endocarditi, infezione della tasca del pacemaker o di protesi
vascolari.
Presso la struttura
sono anche disponibili radiofarmaci specifici per lo studio di date condizioni cliniche, quali:
- F-Colina per lo
studio del carcinoma prostatico o epatocarcinoma ben differenziato;
- F-DOPA per lo studio di forme di tumore
neuroendocrino, per la diagnosi della malattia di Parkinson e per
differenziare tra tremore essenziale e sindrome parkinsoniana;
- F-FluoroEtilTirosina per tumori primitivi
e secondari di origine cerebrale;
- F-Florbetaben e F-Flutemetamolo per la
valutazione di depositi di amiloide in pazienti con disturbi di
memoria;
- Ga-DOTANOC per lo studio
di tumori neuroendocrini;
- Ga-PSMA per la
diagnosi iniziale di carcinoma prostatico o per sospetta
recidiva biochimica di malattia in pazienti con bassi valori di PSA.